Ecco la bufala del BabyloNokia, il telefono in argilla di epoca sumera

Da fine anno circola in rete la simpatica bufala del BabyloNokia, ovvero del telefono cellulare - in argilla - risalente all'epoca mesopotamica e diffuso localmente da una popolazione di alieni.

Ecco la bufala del BabyloNokia, il telefono in argilla di epoca sumera

E’ dalla fine del 2015 che una nuova bufala sta letteralmente spopolando in internet. Parliamo della “notizia”, diffusa dal sito cospirazionista “Misterious Universe”, secondo la quale un team di archeologi austriaci avrebbe rivenuto un reperto in argilla ritraente un telefono, il “BabyloNokia”, sui cui tasti sarebbero incisi dei caratteri cuneiformi.

Nello specifico, Mistery Universe avrebbe pubblicato, il 23 Dicembre, la notizia in questione, accludendovi una foto e precisando che questa scoperta rappresenta la prova della presenza aliena sulla Terra in epoche antiche (o quanto meno la dimostrazione dei viaggi nel tempo da parte di esseri molto evoluti).

Ovviamente il controverso complottologo Zecharia Sitchin ha subito spiegato l’origine di questo reperto: secondo l’esperto, in epoca antica, gli Annunaki, abitanti del pianeta Nibiru, sbarcarono in Mesopotamia e introdussero le comunicazioni telefoniche (ecco la ragione del reperto), salvo poi ripiegare sulle tavolette di argilla perché più consone allo sviluppo tecnologico delle popolazioni locali dell’epoca (e vorrei pure vedere!).

Ovviamente si tratta di una bufala. Capirlo è elementare: a parte l’improbabilità folle del tutto, non è riportata la composizione del team di archeologi, non vi sono pareri di scienziati, mancano le foto da altre angolazioni del BabyloNokia, non viene spiegato come potesse funzionare un simile telefono d’argilla.

Snipes, portale abile nello smascherare le bufale, ha scoperto l’arcano, ma per davvero. Secondo il sito in questione, l’oggetto della foto pubblicata da Mistery Universe sarebbe un’opera creativa di due artisti tedeschi dell’Art Replik Studio, Karin e Karl Weingärtner, che – a scopo pubblicitario – avrebbero realizzato la versione antica proprio di un Nokia con i suoi 12 tasti, il minischermo ed il pulsante per le chiamate. Il nome di questo concept pubblicitario, destinato evidentemente a ben funzionare come mossa di marketing (visto il successo della bufala di cui sopra), era proprio BabyloNokia.

 

Peccato che quello che era nato come simpatico scherzo artistico-pubblicitario, si sia ammantato di una rispettabile veste di veridicità per un pubblico, quello della rete, che sempre più mette in stand-by il proprio senso critico…

Continua a leggere su Fidelity News