Per una singolare quanto felice coincidenza, la giornata di Pasqua è coincisa col 1° Aprile e questo ha fatto sì che il web si sia popolato di tradizionali scherzi, definiti – appunto – “Pesci d’Aprile”. Le aziende più hi-tech, ovviamente, non hanno perso l’occasione per strappare qualche sorriso, suscitare qualche fugace effetto “wow” e, perché no, farsi un po’ di pubblicità.
Google, naturalmente, ha fatto la parte del leone. La prima iniziativa Googleiana è stata realizzata grazie all’app Google Maps nella quale, ancora per qualche giorno, sarà possibile giocare a “Dov’è Waldo”, il famoso personaggio dei fumetti che si diverte a nascondersi in scenari affollati assieme ai suoi amici Wenda, Wizard Whitebeard, Odlaw, e Woof: nello specifico, aperta l’app, e tippato sull’effigie di Waldo (alias Wally, in alcuni paesi), apparirà la scheda di una località toccata, nel suo giro del mondo, da questo personaggio e, nell’esplorarne un’immagine associata, saremo chiamati a scovare questo discoletto. Nel riuscirci, potremo toccare la prossima località, e ripetere la caccia al personaggio, maturando – via via – dei badge man mano che diverremo più bravi.
Da Google Japan, invece, è arrivata la “Tastiera hardware Gboard”: in questo caso, si è trattato di una tastiera decisamente originale, tanto che non necessita che le lettere siano stampate sui tasti, o che se ne ricordi la posizione. Il tutto è reso possibile dal fatto che tale keyboard supporta le gesture – es gli swipe – proprio come nella tastiera virtuale Gboard (ed in molte altre, di terze parti).
Molto divertente si è rivelato anche lo scherzo del team di “Files Go”, l’Esplora Risorse per Android condiviso tempo fa sul Play Store di Android: in occasione del 1° Aprile, tale app – effettivamente esistente – si sarebbe arricchita dell’intelligenza artificiale “Bad Joke Detector” in modo da rilevare gli scherzi più pesanti (come spazio e cattiveria) inviati dagli amici, sì da poterli eliminare recuperando un bel po’ di storage fisico a favore degli scherzi più “buoni.
Google, infine, cambia nome. Non sul serio, tranquilli! Google Australia, per qualche ora, ha fatto circolare la notizia secondo la quale, per adeguarsi al modo locale in cui si pronuncia Google (Googz), si sarebbe pensato ad un rebrand del gruppo che tenesse conto della circostanza, con tanto di nuovo, inerente, logo, e di abilitazione in Google Home (provate ad esclamare “Guugz”).
Telegram, per fronteggiare il rivale WhatsApp, avrebbe introdotto la possibilità di condividere con i propri amici le “Storielle”, basate sia sulle classiche favole, che girate in proprio – con costumi e quant’altro – e inviate allo staff del CEO Pavel Durov per l’approvazione e la messa a disposizione di tutti.
Niantic, la celebre gaming house pro Nintendo, ha annunciato – nelle scorse ore – una divertente versione, in stile 8 bit, di Pokémon GO, adatta agli amanti del retrogaming. A stretto giro, Firaxis Games ha diffuso in Rete le immagini di una versione di Civilization VI giocabile anche sugli schermi ultracompatti di uno smartwatch.
Ancora in tema di app, giova ricordare la simpatica idea della nipponica Honda che avrebbe creato “Sixth Sense”, un sistema di guida assistita che, integrato nel cellulare, permetterebbe ai pedoni sempre chini sul proprio telefonino di non sbattere tra loro, scansando anche eventuali ostacoli (pali, feci di animali, scale), leggendo – nel contempo – la segnaletica stradale.
Sul versante del lusso, la teutonica Porsche è tornata alle sue origini, varando il Mission E Tractor, il primo trattore più veloce, silenzioso, ed ecologico al mondo dotato di un motore ibrido plug-in con potenza da 700 cavalli vapore.
Qualcomm, poi, ha avuto un colpo di genio e, nel mentre tutti agognano l’ultimo suo ritrovato, lo Snapdragon 845, ha fatto comparire sul database di GeekBench i dati di un test in cui un fantomatico processore Snapdragon 841 avrebbe ottenuto punteggi migliori sia in single che in multi-core.
L’operatore telefonico statunitense T-Mobile, invece, ha pubblicato il video di un singolare telefono, con tanto di SIM, integrato nelle suole di alcune sneakers hi-tech chiamate “Sidekicks”: queste ultime avrebbero una striscia di LED che lampeggia all’arrivo di una telefonata cui, poi, si può rispondere prendendo le due estremità dei lacci e portandole alle orecchie, come fossero delle cuffie.
La palma d’oro, però, va allo staff dell’app per l’apprendimento linguistico “Duolingo” che, per il suo Pesce d’Aprile, ha ideato – sulla base di una ricerca che associa il moderato consumo di alcool con l’apprendimento di altri idiomi – 4 birre tematiche, ognuna delle quali agevola nell’apprendimento di una particolare lingua, grazie ad un particolare mix di luppoli (es. la SPRING SEASON-OWL aiuta nell’imparare il francese, mentre la NIGHT OWL STOUT è ottima per chi vuole apprendere lo spagnolo).