Una delle maggiori comodità, quando si ricorre all’e-commerce, consiste nel poter disporre un’ampia vastità di scelta per 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Spesso a prezzi introvabili nel mercato fisico dei beni di consumo.
In talune realtà più tradizionali, però, l’e-commerce fatica a diffondersi a causa della preferenza verso i negozi reali. Ebay guarda anche in questa direzione e, per venire incontro alla sua utenza più “nostalgica”, ha appena progettato un centro commerciale “virtuale”.
Il centro commerciale in questione comprende un po’ di tutto, dai vestiti ai cosmetici senza dimenticare i gadget ed i prodotti altamente tecnologici: attualmente, tanto per rendere un’idea, sono “esposti” all’incirca 12.500 prodotti di cui, ben 120, sono stati renderizzati in 3D e, quindi, risultano analizzabili da ogni angolazione. Proprio come se li si avesse davanti.
Per accedere a questo centro commerciale virtuale, occorrono degli economici visori noti come Shoptacles che, nella forma e nella realizzazione, ricordano moltissimo i cardboard di Google: Ebay, attualmente, ne sta distribuendo – a basso prezzo – ben 20.000.
Oltre al supporto fisico, l’accesso nel centro commerciale virtuale di Ebay passa anche attraverso l’uso di un’applicazione, “eBay VR”, realizzata col partner commerciale Myer e disponibile per iOS e Android.
Una volta installata l’app e indossati gli Shoptacles, si entra nel centro commerciale virtuale e ci si imbatte nelle categorie merceologiche. Queste ultime possono essere esplorate grazie alla tecnologia “Site Search”: basta muovere la testa in direzione di un tipo di prodotto, sino a selezionarlo. Dopo qualche istante di attesa, indugiando su un dato elemento, scatterà lo zoom e si potranno esplorare dei sotto prodotti sino a raggiungere quello desiderato. Con la stessa modalità si potrà zoomare su un prodotto sino a leggerne la descrizione e, se si preferisce, ad aggiungerlo nel carrello virtuale.
Steve Brennen, Senior Director of Marketing and Retail Innovation per Ebay, ha spiegato che, per il momento, si tratta solo di un esperimento – comunque funzionante presso la presso la catena australiana Myer – e che, in futuro, qualora dovesse rivelarsi fattibile e profittabile, sarebbe possibile realizzare delle offerte virtualmente personalizzabili a seconda dell’utente ed un meccanismo di pagamento integrato nell’ambiente virtuale (oggi, invece, occorre tornare al classico click da tastiera).