Dal punto ai baci: i significati inattesi della punteggiatura 2.0

Secondo alcuni studiosi i segni di punteggiatura e la loro tempistica avrebbero significati inattesi: il punto conclusivo sarebbe troppo aggressivo e l'eccesso di baci da disperati. E non solo...

Dal punto ai baci: i significati inattesi della punteggiatura 2.0

La punteggiatura è davvero molto importante nelle nostre conversazioni online. Di solito, con una virgola al posto giusto o sbagliato, cambia il senso di una frase.

Anche un’icona ben assestata contribuisce a rendere discretamente il tono con cui un certo concetto vien veicolato. Mancando la voce, ed il feedback della presenza, la punteggiatura, insomma, tendere a restringere la variabilità semantica di quanto trasmesso (detto in altri termini, evita gli equivoci!). Secondo una ricerca dell’Università di Binghamton, riportata dal Telegraph, sembrerebbe che vi siano una serie di cautele da adottare quando si usa la punteggiatura, in specie quando a venir adoperato è il punto (“period”).

Uno dei quattro consigli riportati dal Telegraph riguarda, come anticipavamo, il punto conclusivo e si basa sull’analisi di alcune considerazioni fatte dal giornalista Ben Crair nel 2013: in quell’occasione Ben sosteneva di non preoccuparsi troppo del significato del punto. Lui lo usava semplicemente per dire che il pensiero espresso in precedenza era completo, chiuso.

Il figlioletto 17 enne, però, leggendo alcuni suoi pezzi o frasi di chat online, disse che il messaggio che veicolava con quei punti era più qualcosa di aggressivo, di definitivo. Per questa ragione, spiega il Telegraph, è meglio concludere una frase con i puntini sospensivi che lasciano adito a un prosieguo del discorso. Se proprio vogliamo concludere un’asserzione, facciamolo col punto esclamativo che è più simpatico, amichevole e sincero.

La punteggiatura dice chi siamo. Vi sono espressioni come lol o la faccina sorridente con il naso :-) che non vengono più usati dai tempi dell’internet 1.0 e che rendono l’idea di avere davanti un interlocutore vecchio, o spocchioso. Meglio non utilizzarli.

I baci. Quando si avvia una conversazione amichevole è facile scambiarsi dei bacini iconici. Meglio non mandarne troppi (si trasmette l’idea di esser disperati) o troppo pochi (maleducazione): in questo caso virtus in medio stat e l’ideale sta nel mantenersi in equilibrio con quello che fa il nostro interlocutore.

Da un’altra Università, quella di Glasgow, poi, giunge il quarto consiglio di una corretta punteggiatura chattistica e riguarda la tempistica con la quale si deve rispondere a una mail, a un sms, o a un messaggino. Mai rispondere subito: fai capire che sei stressato, o che hai una bassa autostima. In questo caso è buona norma farsi des…ops…prendersi tutto il tempo che ci serve. Cos’avevate capito?

Dunque, secondo gli studiosi il punto sarebbe aggressivo, i troppi baci da sfigati, e un’eccessiva solerzia nella risposte sarebbe da disperati. In effetti è qualcosa alla quale anche noi utenti eravamo già giunti. E voi? Siete d’accordo e quali cautele adottate, nelle chat, in termini di punteggiatura e netiquette?

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