Quando internet ancora non era diffusa, la conoscenza era un qualcosa di piramidale e verticistico con poche persone che redigevano i contenuti per tutti. Con la creazione della Grande Rete e la messa a disposizione di quest’ultima anche per scopi civili, le cose sono cambiate progressivamente. Sino a che anche l’enciclopedia, ultimo tempio della conoscenza monodirezionale, è cambiata grazie alla nascita – 15 anni fa – di Wikipedia, la prima enciclopedia libera, collaborativa e gratuita di internet.
Wikipedia ha una nascita alquanto travagliata. Era il 2000 quando Jimmy Wales e Larry Sanger crearono il portale “Nupedia” (https://goo.gl/Rne4NH) nel quale degli accademici redigevano i contenuti, di qualità, e una comunità di esperti li passava al vaglio prima di pubblicarli (o meno). Il progetto non ebbe successo e chiuse un anno dopo, con appena 25 articoli pubblicati.
Si decise allora, si scegliere -per il progetto – un’impostazione più liberale, ispirata agli insegnamenti dell’economista austriaco Friedrich von Hayek. In particolare, il celebre pensatore liberale – tra gli anni 30 e 40 – scrisse che non esisteva solo la conoscenza degli scienziati, per quanto importante fosse: vi erano anche diverse conoscenze disperse, diluite tra le persone comuni ognuna delle quali era portatrice di una propria dose di competenze in quello che poteva esser configurato come un vero e proprio “mercato delle qualità”.
Purtroppo, all’epoca non vi era la tecnologia che consentisse di raccogliere questo tipo di conoscenze diffuse: Wales, proprio ispirandosi a tali riflessioni, decise di adottare – per la sua enciclopedia online – la piattaforma “Wiki” (in hawaiano “veloce”) che permetteva a tutti di postare degli articoli in modo rapido (dai 5 ai 10 minuti per articolo, ricorda Wales), divertente e senza troppi controlli. Era il 15 Gennaio del 2001 e nasceva ufficialmente la Wikipedia.
L’enciclopedia collaborativa di Wales e Sanger (che poi abbandonò il progetto), almeno ai primi tempi, permetteva a tutti di postare contenuti di ogni genere, dai più importanti ai meno noti, e – con questa modalità – ha di recente toccato il ragguardevole traguardo di 38.191.251 voci redatte in 250 lingue (persino in Klingon!). Col tempo, però, Wikipedia ha iniziato ad accusare i primi problemi: uno di questi, ad esempio, è la scarsa presenza delle minoranze.
La maggior parte degli articoli attuali è redatta dagli uomini e questo ha portato alcune tematiche, eventi e personaggi e non esser trattati in quella che avrebbe dovuto essere l’enciclopedia più completa della Storia: al problema in questione, chiamato delle “quote rosa”, si sta sopperendo con una task force che si è posto l’obiettivo di trattare tematiche femminili e di scrivere le scrivere i profili di scienziate, attrici, e politici donna. Altrettanto grave è il fatto che più della metà dei contenuti è redatta da author provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania e Italia: la ripercussione sulla scelte degli argomenti è facilmente intuibile.
Non solo minoranze, comunque. Tra i problemi della Wikipedia vi sono anche la scarsa accuratezza delle informazioni postate: in un primo tempo si era pensato di rimediare con procedure di pubblicazione più complesse ma questo ha solo portato alla diminuzione del 40%, in 8 anni, degli editor anglofoni. Tra Novembre e Dicembre è stato annunciato il ricorso all’intelligenza artificiale ORES (https://goo.gl/vYoIBm) per valutare con maggiore speditezza la qualità dei nuovi contributi: la relativa implementazione è ancora in corso e dovrà affrontare anche difficoltà come quelle rappresentate dai vandali e dai mercenari. I primi sono coloro che aggiornano di proposito le voci della Wikipedia con informazioni false o erronee, onde diffondere credenze e leggende metropolitane; i secondi – invece – sono editor pagati da aziende per redigere voci a queste ultime favorevoli (in palese violazione della neutralità della Wikipedia).
Quale che siano i problemi della creatura di Wales, Wikipedia compie – oggi 15 Gennaio 2016 – quindici anni, tra grandi successi (record di 38.191.251 voci e 250 lingue), e con continui miglioramenti e aggiornamenti. Il tutto all’insegna del sapere libero, collaborativo, e gratuito: anche oggi Wales conferma che Wikipedia non introdurrà la pubblicità per non alterare l’indipendenza dei suoi autori. Ancora per molto, quindi, sarà necessario versare un modico contributo annuale perché questo prezioso strumento resti a disposizione di tutti noi.