Libero Mail, uno dei servizi di posta elettronica più popolari in Italia, ha recentemente annunciato un cambiamento significativo nella sua politica sui cookie. Questo cambiamento riguarda la modalità con cui gli utenti possono accedere al servizio di posta elettronica. Per continuare a utilizzare il servizio di posta elettronica gratuitamente, gli utenti dovranno accettare i cookie di profilazione.
Questi cookie permettono a Libero Mail di fornire pubblicità personalizzata agli utenti, in base alle loro preferenze e comportamenti online. Questa pratica, nota come profilazione, è diventata comune tra molti servizi online, poiché permette alle aziende di fornire pubblicità mirata e pertinente agli utenti. Tuttavia, se un utente decide di non concedere il consenso a questi cookie, l’unica alternativa sarà quella di pagare una piccola quota annuale.
Questa quota permetterà all’utente di continuare a utilizzare il servizio di posta elettronica senza ricevere pubblicità personalizzata. Gli utenti che hanno già accettato i cookie di profilazione potranno continuare a utilizzare Libero Mail come prima, senza dover fare nulla o pagare alcun corrispettivo in denaro. Tuttavia, se un utente decide di non ricevere messaggi pubblicitari personalizzati e nega il consenso alla cessione dei propri dati a scopo pubblicitario, avrà due opzioni: può scegliere di accettare i cookie per mantenere l’accesso secondo le modalità attuali, oppure può scegliere di acquistare un abbonamento a pagamento a partire da 3,99 euro all’anno.
Questo cambiamento rappresenta una svolta significativa nella politica sui cookie di Libero. Come riportato anche nella policy sui cookie aggiornata al 5 ottobre, in caso di revoca o mancata prestazione del consenso ai cookie di profilazione, per determinati servizi potrebbero applicarsi modalità di fruizione diverse.
Queste modalità diverse potrebbero includere l’accesso a pagamento a certi servizi, come specificato nelle relative Condizioni Generali di Contratto. Da tempo il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria per verificare la compatibilità con il GDPR (General Data Protection Regulation) di questa pratica. Il GDPR è un regolamento dell’Unione Europea che mira a proteggere i dati personali degli individui e a garantire il loro diritto alla privacy. La pratica di richiedere il consenso per i cookie di profilazione o richiedere un pagamento in caso di mancato consenso è diventata comune per i quotidiani online. Ora sembra che questa strategia si stia diffondendo anche ai servizi. È importante sottolineare che questa questione riguarda esclusivamente l’accesso alla propria mail dalla pagina WebMail. Gli utenti che accedono alla loro posta elettronica tramite client di posta o applicazioni mobili non saranno interessati da questo cambiamento.