Bufala sui social: attenti alla Torta Luppo

A denunciare la Torta Luppo prodotta in Turchia, è un video che mostra delle pasticche paralizzanti all'interno della merendina. Già venduta in Israele, sta arrivando anche in Italia. Ma i più gridano alla bufala.

Bufala sui social: attenti alla Torta Luppo

Sono molti gli utenti di WhatsApp in allarme a causa di un video che da lunedì 4 ottobre sta girando di smartphone in smartphone. Il video è quasi tutto silenzioso se non fosse per lo scricchiolio all’apertura della confezione e per una battuta finale in lingua straniera. Le parole lasciano lo spazio a ciò che gli occhi da soli possono vedere.

Nel video qualcuno prende in mano una merenda chiamata Torta Luppo, la scarta, la apre e nel mezzo trova delle pasticche piccole, bianche. Subito dopo il video che mostra il contenuto, arriva una spiegazione: “Sono torte fatte in Turchia con dentro le pasticche che avete visto che causano la paralisi, sono state spedite sia in Israele che in Italia“. Frase che ha mandato in subbuglio i più.

Tutto fa pensare a una bufala, a una delle tante fake news che continuano a girare. Secondo quanto si legge in investireoggi.it, la merenda Luppo “non è in vendita dalle nostre parti”. Ma come ogni notizia che riguarda gli alimenti, anche questa è stata capace di generare incertezza, paura e comunque d’insinuare il dubbio, coinvolgendo emotivamente le persone, e facendola diventare virale.

Prima di divulgare queste notizie è bene chiedersi come mai i canali predisposti al controllo della qualità alimentare e quelli che vegliano a difesa del cliente non ne hanno parlato, come mai le forze dell’ordine non hanno sequestrato questi prodotti. Come mai Rapex, il sistema UE di controllo dei prodotti non conformi, non ne ha fatto alcun cenno? Pare che la notizia abbia avuto origine dal sito Irrilevant.org, oggi irraggiungibile, e anche questo fa nascere qualche sospetto sulla veridicità della notizia.

Tra le ipotesi atte a spiegare le pasticche all’interno della merendina c’è anche quella di chi afferma che non si tratti di pasticche, ma di pezzi di crema condensati in una merendina scaduta e lasciata per lungo tempo in frigo. La bustina della torta mostra infatti una pallina di crema, interpretata dalla fake news come pasticca.

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