Attenzione: temibile attacco ransomware sta colpendo mezzo mondo

Secondo un allarme lanciato nelle scorse ore, diverse aziende pubbliche e private e istituzioni sono state colpite in vari paesi, tra cui l'Italia, a causa di un attacco ransomware che ha sfruttato una ben nota vulnerabilità:

Attenzione: temibile attacco ransomware sta colpendo mezzo mondo

Nelle scorse ore, molti utenti in Italia hanno lamentato problemi avvalendosi della rete dell’operatore telefonico TIM: tali problemi, però, non sono gli unici di carattere informatico a essersi verificati in pieno week end.

Una delle ipotesi è che il problema di TIM sia connesso a un problema sui router dell’azienda Sparkle che gestisce anche la fibra ottica del nostro operatore, con la conseguenza che ad accusare problematiche non sono stati solo coloro che usano la rete internet di TIM, ma anche coloro che adoperano servizi “come i bancomat collegati alla rete TIM“. Un’altra ipotesi, su cui però l’azienda e la polizia postale non convergono, è che il tutto sia collegato all’attacco hacker verificatosi nelle scorse ore e segnalato dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Il relativo Computer security incident response team Italia ha notato un attacco che ha compromesso decine di sistemi, con altri che, pur non compromessi, sono comunque esposti. In tal caso, si è riusciti ad avvertire alcuni di questi sistemi, appartenenti ad aziende private, istituzioni e aziende pubbliche ma in altri casi, in cui non si è riusciti a risalire al proprietario dei sistemi, questi ultimi sono rimasti esposti alla compromissione da parte di eventuali e futuri attacchi.

L’aggressione, portata a compimento non da comuni pirati informatici, ma di livello più organizzato, ha colpito sistemi anche in altri paesi, tra cui USA, Canada, Finlandia e, soprattutto, la Francia, che risulta essere il contesto più bersagliato. Nel compiere le loro malefatte, gli hacker hanno usato una vulnerabilità già nota che affliggeva i server VMware ESXi, sanata già due anni fa, nel Febbraio del 2021, con appositi fix che, è del tutto evidente, non tutti hanno installato sui propri sistemi.

Ciò li ha lasciati “bucabili” da parte dei criminali che, una volta entrati in essi, procedono a crittografare tutti i dati con un ransomware, per poi concedere la chiave di decodifica solo dietro pagamento di un riscatto (verosimilmente nella cripto-valuta digitale Bitcoin).

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