Attenti a dove si clicca su Facebook: ecco cosa può succedervi!

Anche la pubblicità può essere pericolosa, per l'ingenuo internauta della rete, o dei social, visto che un click - su un banale annuncio sponsorizzato - può portare all'abbonamento, coatto e inconsapevole, a servizi con sovrapprezzo. Come in questo caso!

Attenti a dove si clicca su Facebook: ecco cosa può succedervi!

Le cronache informatiche degli ultimi tempi, ci insegnano che quella della pubblicità è una carta che gli hacker giocano spesso per poter ingannare gli utenti della Rete, dei social, o dei programmi di messaggistica mobile. La piaga dei finti coupon, che girano nei periodi delle festività e dei saldi, è ormai nota a tutti ma quel che, forse, si ignorava ancora è che anche gli annunci sponsorizzati di Facebook possono nascondere qualche tranello: come nel caso tra poco illustrato dalla Polizia Postale.

La proverbiale pagina Facebook “Una vita da social”, curata dalla Polizia di Poste e Telecomunicazioni, nelle scorse ore, ha notiziato di un singolare caso accaduto ad un’utente del social network Facebook che, dopo aver cliccato su un annuncio sponsorizzato, di quelli che appaiono tra il post di un amico, ed il gattino felice di un altro contatto (o di una pagina seguita), si è ritrovata iscritta – coattamente, ed a sua insaputa – ad un servizio a pagamento settimanale. Nello specifico, la sfortunata internauta aveva, all’interno di Facebook, cliccato su un banner che faceva riferimento ad un servizio di informazioni relativo alle condizioni meteo: col freddo di questi giorni, le città strette nella morsa del gelo, le strade ghiacciate, e via discorrendo, una curiosità più che legittima. 

Eppure, proprio quest’innocente curiosità le è costata cara perché, in capo a qualche secondo, le è arrivato un messaggio col quale la si avvertita di essersi abbonata ad un servizio della “GoContent”, che le sarebbe costata 5 euro a settimana. A tal proposito, le forze dell’ordine consigliano di fare attenzione a ciò su cui si clicca, e spiegano che – nel ottemperare alle proprie esigenze informative – è meglio rivolgersi a “servizi ufficiali”, di comprovata affidabilità: una buona ricerca su internet, e tramite Google, aiuterà a capire di quali si tratta. 

Questo, ovviamente, a scopo “precauzionale”. Tuttavia, nel caso siate già finiti nel tranello della GoContent, cosa si può fare? Semplice: in primis occorre chiamare il numero “02-89983618”, corrispondente al call center di quest’azienda, e richiedere la cessazione immediata dell’abbonamento. Purtroppo, è inutile pretendere da loro anche il rimborso, dacché vi spiegheranno che, sicuramente, avrete “inavvertitamente” cliccato da qualche parte: meglio, sotto questo punto di vista, telefonare al proprio operatore, spiegare la faccenda, chiedere il rimborso di quanto indebitamente sottratto, assieme all’attivazione del “Barring SMS”, in modo da bloccare i cosiddetti “servizi a sovrapprezzo”.

Ogni operatore offre questo servizio, su richiesta, e in forma gratuita. Attenti, però, perché – come sottolinea anche Altroconsumo – alcuni servizi di “barring sms” totali bloccano anche le comunicazioni di servizio bancarie, come quelle che – ad esempio – notificano delle spese avvenute sulla carta di credito. 

Continua a leggere su Fidelity News