Apple e Microsoft sono due delle più grandi aziende tecnologiche del mondo, ma non sono sempre d’accordo su tutto. In particolare, le due società hanno delle divergenze sul Digital Markets Act (DMA), una nuova normativa dell’Unione Europea che mira a regolamentare le piattaforme digitali considerate “gatekeeper“, ovvero quelle che hanno un potere e una dimensione di mercato tali da influenzare il mercato interno e la concorrenza.
Il DMA prevede una serie di obblighi per i gatekeeper, tra cui la promozione dell’interoperabilità , la condivisione dei dati, la non discriminazione, la trasparenza e la possibilità per gli utenti di scegliere tra diversi servizi.
Inoltre, il DMA stabilisce delle sanzioni per le violazioni, che possono arrivare fino al 10% del fatturato annuo o addirittura alla scissione dell’azienda. La Commissione Europea ha pubblicato il 6 settembre 2023 l’elenco dei gatekeeper designati, basandosi su criteri quali il fatturato in Europa, il numero di utenti e la presenza in diversi servizi di piattaforme essenziali. Tra questi servizi ci sono i motori di ricerca, i social network e i sistemi operativi.Tra le aziende designate come gatekeeper ci sono Alphabet (la società madre di Google), Amazon, Meta (la nuova denominazione di Facebook), ByteDance (la proprietaria di TikTok), Samsung e appunto Apple e Microsoft.
Tuttavia, queste ultime due hanno contestato l’inclusione di alcuni dei loro servizi nell’elenco: si tratta di Bing e iMessage. Bing è il motore di ricerca di Microsoft, che compete con Google nel mercato della ricerca online. Secondo Microsoft, Bing ha una quota di mercato molto bassa in Europa (circa il 3%) e non ha un impatto significativo sul mercato interno.
Inoltre, Microsoft sostiene che l’applicazione del DMA a Bing lo metterebbe in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti, in quanto dovrebbe offrire agli utenti la possibilità di accedere ad altri motori di ricerca. iMessage è l’applicazione di messaggistica istantanea di Apple, che funziona solo sui dispositivi iOS e macOS. Secondo Apple, iMessage non ha raggiunto in Europa la soglia minima di utenti richiesta dal DMA (45 milioni di utenti attivi mensili) e quindi non dovrebbe essere considerata un gatekeeper. Inoltre, Apple sostiene che iMessage non è un servizio autonomo, ma fa parte dell’ecosistema integrato dei suoi prodotti.
La Commissione Europea dovrà ora valutare le argomentazioni di Apple e Microsoft e decidere se confermare o modificare la designazione dei loro servizi come gatekeeper. Il DMA entrerà in vigore nella primavera del 2024 e le aziende avranno sei mesi per adeguarsi alle nuove regole. Il DMA è parte di un insieme di normative dell’UE volte a limitare il potere delle aziende tecnologiche e a tutelare i diritti degli utenti e dei consumatori.