Amazon, al bivio tra prodotti fatti a mano e soddisfazione interna

Amazon lavora a interessanti novità: dopo la spesa recapitata a casa, arriva la sezione "HandMade" per i prodotti realizzati a mano, da artigiani e botteghe. I clienti saranno sicuramente soddisfatti di queste nuove iniziative e, si spera, non solo loro

Amazon, al bivio tra prodotti fatti a mano e soddisfazione interna

Amazon, il gigante dell’e-commerce con sede a Seattle ha da poco introdotto, in varie parti del mondo, la possibilità di fare la spesa e di vedersela recapitata a casa e, a quanto pare, non si ferma.

Jeff Bezos, infatti, sta rodando altri modi per implementare i servizi ed i beni offerti alla sua vasta clientela di 285 milioni di affezionati iscritti. Già l’anno scorso è stato introdotto, sperimentalmente, a Seattle il servizio “Home Services” che permette di trovare un professionista, ad esempio un idraulico o un imbianchino e di noleggiarne le prestazioni per dei piccoli lavoretti di manutenzione domestica (Amazon, in questo caso, trattiene il 12% di commissione al primo anno, per poi attestarsi al 15% di quanto il professionista guadagnerà).

In termini di beni offerti, poi, sono state varate le iniziative “Amazon Launchpad” ed “Amazon Exclusives” che permettono al grande megastore online di offrire i prodotti di piccole aziende. Ecco, proprio questo settore è stato, negli ultimi tempi implementato, con il varo di una sezione dedicata appositamente all’handmade, cioè ai prodotti creati artigianalmente da piccole realtà o, addirittura, da veri e propri artisti.

Attualmente la sezione HandMade annovera circa 5000 artisti, gran parte statunitensi, e ben 80 mila prodotti offerti ma è già stata localizzata in Italiano e dedicata, per ora, alla sola realtà di Firenze (https://bit.ly/1Q7Nven). Entrando in “Made in Italy” (questo il nome del nostro handmade), possiamo cercare quello che desideriamo selezionando la città (Firenze, ad esempio, ma ne seguiranno altre), la tipologia di realizzazione (arredamento, abbigliamento, scarpe&borse, ceramiche, oreficeria), o – persino – la bottega (nel caso se ne conosca già il nome). 

Navigando, poi, di livello in livello, si arriva a visionare la scheda del prodotto che più ci ha colpito e potremo leggerne specifiche, descrizione, tradizioni, tecniche realizzative e, ovviamente, anche la storia dell’artista o, verosimilmente, della bottega/sartoria che ha realizzato quel dato bene. 

Nuovi impegni e nuove sfide, quindi, attendono gli impiegati di questa grande azienda e proprio affrontarle al meglio Jeff Bezos, memore di alcune lamentele interne sorte in passato (ritmi massacranti), ha varato l’iniziativa di auto-ascolto “Connect” per raccogliere i feedback di soddisfazione dei propri dipendenti e per rilevare come questo parametro “professionale” influisca nelle loro vite private.

In fondo realizzare o vendere buoni prodotti è importante, ma a nulla vale se, poi, ti leghi ad un’immagine di negatività.

Continua a leggere su Fidelity News