Diciamolo: dall’adolescente alla “scoperta di sé stesso” fino al più classico e stereotipato dei padri di famiglia, quando un uomo si trova davanti al PC, uno dei maggiori motivi d’imbarazzo è venire colti in flagrante durante la visita ad un sito porno. Ma cosa succederebbe se a sbirciare sul vostro monitor “nel momento meno opportuno” non fossero il genitore o la compagna, bensì tutta la vostra lista di amici su Facebook?
Lo scenario sembra da incubo, ma stando alle parole di Brett Thomas, potrebbe diventare ben presto una fastidiosissima realtà per molti utenti del più famoso tra i social network. Thomas, ingegnere del software statunitense, ha infatti spiegato nel suo blog quanto sia diventato facile per gli hacker-anche alle prime armi-consultare la cronologia di milioni di persone in tutto il mondo, e pubblicarla sul profilo Facebook della vittima, sfruttando alcune falle nella sicurezza di FB.
Ma non si tratterebbe solo di un’eventualità ipotetica, poiché stando a quanto affermato da Brett Thomas, la minaccia è reale. Se vi state chiedendo “Ma perché un hacker dovrebbe accedere al mio PC e far vedere a tutti i miei contatti quali porno guardo?”, la risposta è semplicissima. Ed a fornirla è stato lo stesso ingegnere del software tramite il suo blog: tutto potrebbe partire da “un teenager che abbia voglia di fare un po’ di casino”.
Perché il procedimento, avverte l’uomo, è di fatto estremamente semplice. “Se avete guardato dei siti porno nel 2015, anche utilizzando la navigazione in incognito, dovreste aspettarvi che prima o poi questi appariranno pubblicamente, e saranno collegati al vostro nome”.
“Se una persona malintenzionata riuscisse ad ottenere gli “access logs” anche solo di uno dei siti porno che conoscono il vostro nome, e anche solo di uno dei siti porno che avete visitato, potrebbe ottenere con ogni probabilità la lista di tutti i siti porno che avete visitato con il vostro computer”, ha continuato l’esperto, spiegando che: “In ogni momento, qualcuno potrebbe condividere un sito web che permetta di inserire la mail o il nome Facebook di un utente, ed ottenere in automatico tutta la cronologia dei porno che ha visto”.
Di recente, l’industria del porno online sta finendo sempre più nel mirino degli hacker. Basti pensare al caso di Ashley Madison, il popolare sito web d’incontri hackerato lo scorso Luglio da un gruppo di pirati informatici che intendeva punire, citando testualmente il loro comunicato originale: “37 milioni di stronzi traditori”. La polizia ha reso noto che in seguito allo scandalo, in cui erano coinvolte anche importanti personalità della politica e dell’imprenditoria, sono stati registrati diversi casi di suicidio.