Al lupo, al lupo: Facebook ci censura? Macché…

Nei giorni scorsi, un curioso evento accaduto su Facebook ha fatto subito gridare alla censura. La verità? Semplicemente un eccesso di zelo nel filtro antispam di Mark Zuckerberg

Al lupo, al lupo: Facebook ci censura? Macché…

Reddit è un’interessante piattaforma nella quale, spesso, si pinnano (gergo Pinteresco) dei link e delle notizie che, poi, verranno votate e, ovviamente, commentate (e condivise, se vi va). Ne parliamo perché nei giorni scorsi i suoi utenti si sono pronunciati su un bizzarro episodio che ha visto coinvolto il social network per eccellenza, ovvero Facebook.

Nei giorni scorsi, infatti, molto utenti di Reddit avrebbero notato che l’espressione “lo sappiamo tutti” (in inglese “Everyone will know”) veniva censurata allorché veniva acclusa in un commento. In seguito, poi, alcuni utenti avrebbero riscontrato che lo stesso “problema” si sarebbe presentato anche scrivendo la stressa espressione nella propria TimeLine o nei messaggi privati destinati ad altri utenti.

Va da sé che subito si è gridata alla censura, al cattivo Zuckerberg che non vorrebbe far circolare chissà quale grande verità o rivelazione. Tuttavia, bando alle teorie cospirazioniste sempre di casa in internet, la verità con la quale possiamo spiegare l’accaduto è molto più banale.

Sappiamo che Facebook tende ad etichettare, automaticamente, come spam qualsiasi cosa venga condivisa, in breve tempo, da troppe persone: è una misura concepita appositamente per bloccare quelle catene di Sant’Antonio che tanto ci hanno perseguitato nelle nostre caselle postali.

Verosimilmente, anche in questo caso, è scattato il filtro antispam perché, ad un certo punto, complice anche il passaparola su Reddit, molte persone hanno iniziato a parlare di questa presunta censura ed a volerne verificare la veridicità tramite qualche post su Facebook.

Insomma, come si suole dire, si è trattato semplicemente di una profezia auto-avverante: in pratica, è proprio perché si è pensato ad una censura che ne è scattata una, nello specifico quella antispam!

A fornire una conferma ufficiale di questa spiegazione è stata anche la Melanie Ensign, responsabile della sicurezza delle comunicazioni di Menlo Park, la quale ha spiegato che il problema in questione si è presentato perché, nel filtro antispam costantemente aggiornato, è finita per errore anche l’espressione “incriminata”.

Per fortuna, assicura, la Ensign, il problema – tempestivamente segnalato da vari utenti – è stato prontamente risolto dai programmatori del social blu ed ora è possibile, aggiungiamo noi, spettegolare a più non posso!

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