Imbattersi in pubblicità a dir poco scandalose può accadere con l’utilizzo di internet, ed è quello che è successo a Daniel Kapp per colpa di Facebook.
L’uomo, un 46enne di professione consulente strategico di un’azienda austriaca, ha saputo di essere affetto da un cancro alla prostata, cosa che lo ha sconvolto. Il consulente, alla ricerca spasmodica di trovare una soluzione al suo problema, e dopo aver passato tante notti a cercare di saperne di più sulla malattia ha comunicato tramite Facebook il suo cancro.
La storia ha inizio circa un mese fa, e a raccontarla è il Daily Mail: dopo aver confessato di avere il cancro il suo post è stato tempestato da nuovi messaggi promozionali, che dicevano “Siamo qui per aiutarvi”. La scoperta è stata a dir poco scandalosa: dopo una breve ricerca l’uomo ha infatti scoperto che si trattava di un’agenzia locale di pompe funebri. Ecco il commento dell’uomo: “Sono rimasto sconvolto nel vedere che cosa appariva sul mio schermo. Una réclame completamente insensibile, e ogni volta che ho cercato di cancellarla, compariva di nuovo”.
Ma Kapp si indigna e accusa Facebook per l’uso improprio dei suoi dati personali, permettendo ad aziende prive di tatto e di sensibilità di fare pubblicità in argomenti di questo tipo. Anche le compagnie funebri, inconsapevoli delle pubblicità funeste, hanno dato ragione a Kapp, confermando che queste cose non dovrebbero mai accadere.
Intanto, per dare modo di mandare le pubblicità bastano i cookie e il login sulla piattaforma fornito dallo stesso browser e il gioco è fatto. L’obiettivo è naturalmente fornire argomenti interessanti, ma spesso ci si imbatte in pubblicità ingannevoli e crudeli, proprio come questa he ha ricevuto Kapp.