E’ stata lanciata la notizia che Google Chrome, il browser(motore di ricerca) della Microsoft smetterà di diffondere cookie di terze parti dal 2023, i cookie sono le applicazioni più comuni, riguardano la memorizzazione di informazioni sulle abitudini dell’utente stesso all’interno dei siti web che visita.
Tali applicazioni hanno spesso sollevato dubbi da parte dei difensori della privacy dei navigatori, infatti un cookie potrebbe aiutarci nella navigazione oppure spiarci. Sono molto spesso basati sulle pubblicità, a cui Google si affida, per questo i tempi sono lunghi, e si sta cercando una soluzione per sopperire a questo.
I cookie di terze parti sono cookie impostati da un sito web diverso da quello che si sta attualmente visitando. Ad esempio, il sito cnn.com potrebbe contenere al suo interno un pulsante “Mi piace” di Facebook. Quel pulsante imposterà un cookie che può essere letto da Facebook.
Trovare soluzioni alternative permetterebbe di mitigare le perdite provocate dagli ad-blocker (i software che bloccano la pubblicità online), Saranno eliminati solo quelli di terze parti, cioè quelli che raccolgono dati e personalizzano gli annunci durante tutta la navigazione, su pagine web diverse.
E’ però già possibile bloccare i cookie andando nella pagina impostazioni del browser, nella sezione privacy e sicurezza, il problema principale resta che Google guadagna dalla pubblicità e cercherà dei metodi alternativi, Una delle tecnologie già arrivata a questo punto (e che Google definisce “incoraggiante”) è la Federated Learning of Cohorts (FloC): aggrega le persone in gruppi (coorti) caratterizzati da interessi simili.
In questo modo i dati vengono resi anonimi ed elaborati a livello di dispositivo, mantenendo privata sul browser la cronologia web di ogni utente. Fino a oggi, Chrome e altre realtà hanno messo in campo più di 30 proposte. Dalla metà del 2023, “Chrome eliminerà gradualmente il supporto ai cookie di terze parti nell’arco di un periodo di tre mesi che terminerà alla fine dell’anno”.