Vittorio Magazzù, l’interprete di Leonardo in Rosy Abate 2 rivela: “Sono svenuto sul set". Novità sulla terza stagione

Intervistato da Fanpage.it, Vittorio Magazzù ha raccontato come sia stato complicato, ma allo stesso tempo esaltante, interpretare il figlio della Regina di Palermo: ecco le sue parole.

Vittorio Magazzù, l’interprete di Leonardo in Rosy Abate 2 rivela: “Sono svenuto sul set". Novità sulla terza stagione

Vittorio Magazzù è stato investito di un compito molto importante, televisivamente parlando: interpretare il ruolo di Leonardo Abate, il figlio della Regina di Palermo che in seguito ad un salto temporale rispetto alla seconda stagione, ha dovuto essere impersonato da un ragazzo più grande.

L’attore ha rilasciato un’intervista al sito Fanpage.it nella quale racconta come ha affrontato questa nuova sfida, esaltante sicuramente, ma non senza difficoltà. A partire dalla decisione di Magazzù di usare la cadenza siciliana, nonostante Leonardo Abate sia cresciuto con la madre adottiva a Roma: “Ho costruito un personaggio che parla siciliano e ha voglia di riappropriarsi delle proprie radici”, ha rivelato.

Rosy Abate 2, Vittorio Magazzù ha pianto con Giulia Michelini

Impossibile non ricordare il primo provino con Giulia Michelini quando Vittorio pensò: “Che cosa bellissima sta avvenendo“. I due attori provarono la scena dell’interrogatorio mandata in onda nella prima puntata e proprio lì è successa una cosa che li ha fatti subito entrare in sintonia: “A un certo punto, poi, ci siamo commossi entrambi. Ho visto gli occhi lucidi di Giulia e una lacrima che scendeva. Mi sono emozionato anch’io e lì abbiamo pianto tutti e due“.

La poca differenza di età tra i due attori – lui 22 anni, lei 34 – ha reso difficile anche l’interpretazione dei ruoli madre – figlio. La Michelini ha dovuto lavorare per ottenere una maturità estrema del suo personaggio, mentre lui è dovuto regredire all’età adolescenziale per trasmettere, come lui stesso dichiara: “L’ambizione di Leonardo di essere uomo e l’incapacità di diventarlo. Sono andato a scavare nella mia parte più fragile”. Quella parte fragile che ricerca nella sua infanzia, vissuta senza una famiglia unita, Vittorio è cresciuto con la madre e ha conosciuto il padre all’età di 7 anni: “C’è una parte di me che ha sempre voluto tornare bambino. Quella fragilità infantile l’ho trasmessa a Leonardo Abate. Le sue lacrime sono sincere”. Crescendo le cose sono molto migliorate e ora Magazzù ha un rapporto bellissimo sia con il padre che con la madre.

Sul set le cose non sono state sempre facili, e l’attore rivela che, dopo una scena davanti ad una Giulia inerme durante la quale il regista gli ha imposto di non piangere, è andato in un angolino e ha pianto per una ventina di minuti da solo: “Quando scavi nell’emotività reale, apri delle valvole”.

Magazzù racconta di quando è svenuto sul set e di un’eventuale terza stagione di “Rosy Abate”

Ma non è solo lacrime e sudore il set, infatti Vittorio ricorda anche un episodio, a suo dire, divertente quando durante una scena su un pontile con Nina, ha fumato ben 20 sigarette e subito dopo ha dovuto girare un’altra scena di una corsa velocissima, seguito dalla telecamera: “Avevo i polmoni pieni di fumo. Faccio questa corsa e perdo ogni cognizione del mio corpo. Sono praticamente svenuto. Ho passato mezz’ora in camerino fermo a riprendermi”.

C’è molta curiosità intorno alla terza stagione della serie e Magazzù davanti all’eventualità di un passaggio di testimone, puntualizza: “Passare subito a Leonardo Abate credo sia una mancanza di rispetto. Se un giorno Leonardo dovesse diventare, ad esempio, il principe di Palermo deve diventarlo sulla scia di Rosy“. Per la gioia dei fan della serie, svela che si sta comunque parlando di un’eventuale seguito, ma prima: “Vogliamo capire cosa sta lasciando al pubblico”. Rivedremo Magazzù a gennaio, quando sarà di nuovo in televisione per interpretare Alfredo Carrizzo nella fiction “La vita promessa 2“.

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