Intervenuto come ospite di Vieni da me, Giovanni Minoli ha avuto modo di raccontare alcuni inediti dettagli della sua infanzia. Nel salotto di Caterina Balivo, il celebre volto di Mixer ha parlato per lo più della sua difficile giovinezza, svelando allo stesso tempo di aver sofferto di anoressia.
Nato a Torino subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’adolescenza del 74enne giornalista non è stata certo delle più facili. In una famiglia numerosa in cui erano presenti altri 7 fratelli e una sorella, Giovanni Minoli si rese fin troppo presto conto che una delle priorità era quella di sopravvivere.
A non migliorare le cose c’era la madre, il cui comportamento era del tutto paragonabile a quello di un nazista. Innamorata solo del marito, trattava i figli in maniera molto severa e distaccata. “Non ci chiamava per nome, suonava un campanello. Un suono per il primo figlio, due per il secondo e così via. Ho ricevuto un’educazione molto severa, ma va bene così” ha precisato il saggista che ha altresì ricordato che durante le passeggiate in bicicletta nella loro casa in campagna, la madre non si girava mai per sincerarsi chi ci fosse. “Chi arrivava, arrivava”, ha sottolineato aggiungendo che queste difficoltà lo temprarono, insegnandogli a non avere paura.
Il padre era invece completamente diverso. Dal suo punto di vista era “un maestro, un amico. Quando è morto mio padre, sono morto anch’io” ha chiosato il giornalista, aggiungendo che il genitore morì a seguito di un incidente stradale. E per un tragico gioco del destino, medesima sorte è toccata anche alla madre.
Tra gli altri momenti difficili della vita, il giornalista di casa Rai ricorda anche la mesta fine del fratello, morto a seguito di un tumore al cervello. Mentre tutta la famiglia gli stava a fianco, lui si sentiva profondamente trascurato. “Per segnalare il fatto che esistevo, non mangiavo più, son diventato anoressico, ero trasparente però non bastava” ha concluso precisando di aver superato con il tempo anche questa dolorosa avversità.