Verissimo, Nek per la prima volta racconta il suo terribile incidente: "Sarei potuto morire dissanguato"

Il famoso cantante ha deciso di raccontare il grave incidente di cui è stato vittima nel novembre scorso e lo fa da Silvia Toffanin nel programma "Verissimo": ecco il racconto di Nek.

Verissimo, Nek per la prima volta racconta il suo terribile incidente: "Sarei potuto morire dissanguato"

Domani, sabato 30 gennaio, Nek si sederà nel salotto di Silvia Toffanin e parlerà a lungo del grave incidente di cui è stato vittima nel novembre scorso. Il cantante ha deciso di raccontare, per la prima volta a “Verissimo“, cosa ha vissuto in quei momenti tra la vita e la morte.

I fatti sono avvenuti nella sua casa di campagna e in pochi istanti la sua vita poteva cambiare per sempre. Solo il suo sangue freddo e la consapevolezza della gravità della situazione, gli hanno consentito di salvarsi la vita e di guidare fino al pronto soccorso di Sassuolo.

Verissimo, Nek racconta l’incidente di cui è stato vittima

Nek ha perso il controllo di una una sega circolare che gli ha tagliato completamente il dito anulare e per metà il dito medio, ma precisa che tutte le dita sono state danneggiate. Resosi conto della gravità di ciò che gli era appena successo, Nek con mente lucida capisce immediatamente che avrebbe avuto poche probabilità di sopravvivere ad un tale incidente se fosse rimasto ad aspettare i soccorsi: “Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nei migliori avrei perso i sensi. Invece ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso di Sassuolo” . Quindi la corsa in ospedale dove è stato sottoposto a 11 ore di intervento e la grande professionalità dei medici è riuscita a salvargli la mano.

La degenza in ospedale, racconta Nek, è stata particolarmente dura visto che il cantante temeva di perdere del tutto l’uso della mano. La vicinanza della sua famiglia gli ha permesso di affrontare questo difficile percorso e di infondergli quel coraggio che in certi momenti mancava.

Tutt’oggi Nek conferma di avere ancora molta strada da fare e la riabilitazione alcuni giorni è davvero dura. Il cantante di “Laura non c’è” ha ammesso di sentirsi come un bambino che deve imparare ogni giorno qualcosa di nuovo: “Mi sento come un bambino, perché riprendo un po’ di mobilità della mano ogni giorno. Ho ancora dei momenti di sconforto, soprattutto alla mattina, perché rimettere in moto la mano è molto fastidioso e poi, per me che non ho pazienza, è una prova ancora più dura”.

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