Il detto “meglio soli che male accompagnati” è un aforisma che va sempre di moda, soprattutto nei nostri tempi, dove i divorzi aumentano a perdita d’occhio e le separazioni si moltiplicano come i pani e i pesci. Una realtà che Emma Marrone conosce bene, non per esperienza diretta, ma perché le cronache rose (e a volte nere) non fanno altro che parlare di coppie che scoppiano.
Emma Marrone questo lo sa. Così come pare essere convinta che l’essere soli sia pur sempre meglio che essere in pessima compagnia. Ospite da Silvia Toffanin, a Verissimo, la cantautrice ha infatti ripercorso le tappe della sua carriera, partita da Amici di Maria De Filippi per approdare nei porti dorati del panorama musicale. Ma se la carriera va a gonfie vele, la vita privata latita, soprattutto dal punto di vista sentimentale.
La cantante, dopo la fine della storia con Stefano De Martino, è tornata single. Una condizione che però non sembra pesarle, considerata la confessione fatta a Silvia Toffanin che, alla domanda se non senta la manca di un uomo, ha risposto in modo laconico: “No, la solitudine. Però ti ribadisco il concetto che ti avevo già ribadito l’ultima volta. Meglio sola che con chiunque”.
Emma Marrone non ha mai avuto storie importanti e a differenza delle sue apparizioni televisive dettate dal ruolo di artista la sua vita privata è tenuta al riparo da occhi indiscreti. Come la vita da single che lei vive con matura consapevolezza. Anche se, in certe occasioni la solitudine si fa sentire, tanto da scherzare con la Toffanin: “Però per favore diamoci una mossa che qua stiamo sfiorendo”. Come a volersi rivolgere a un ipotetico spasimante.
Un desiderio che potrebbe anche realizzarsi, a patto che Marrone, come qualsiasi altra persona, trovi la persona adatta per condividere un vita di coppia che, almeno sulla carta, dovrebbe durare “finché morti non vi separi” e che invece dura fin quando uno dei due non si stanca. Come se la vita matrimoniale fosse una palla al piede, pesante e fastidiosa. E davanti alla quale il detto “meglio soli che male accompagnati” assume toni di una verità disarmante.