Su Channel 4, la sera del 13 aprile, andrà in onda un documentario decisamente particolare: “The Super Orgasm” realizzato per studiare cinque donne capaci di conseguire anche 60 orgasmi in una notte.
Secondo alcuni studi gli orgasmi multipli sono possibili quando la donna è capace di rilassarsi, praticare yoga può favorire tale capacità, fondamentale è il legame affettivo con il partner, l’intesa della coppia.
La scoperta mette in discussione le recenti ricerche che decretano come i “super-orgasmi” siano solamente un mito, una leggenda urbana. Lo studio ha cercato di comprendere se le donne capaci di raggiungere vette di piacere inconsuete in realtà non siano cablate in modo diverso dalle altre o se tutte le donne potrebbero diventare multi-orgasmiche. La risposta risiede nel cervello: le donne capaci di conseguire numerosi orgasmi in un rapporto producono quantità elevate di ossitocina.
L’ossitocina è un ormone di tipo proteico prodotto dall’ipofisi, immesso nel sistema circolatorio e rilasciato dai recettori nervosi: svolge la funzione di regolare organi e tessuti periferici durante il momento del parto, stimolando il desiderio sessuale, favorendo l’affettività e l’empatia. Le donne super-orgasmiche rimangono in modalità “Chilled out” durante tutto il rapporto non concentrandosi sul conseguimento dell’orgasmo.
Nel documentario troviamo Danika, una mamma del Sussex, raggiunge orgasmi multipli solo in fase di pieno rilassamento: dice di aver sperimentato il super-orgasmo dopo essere divenuta madre. Il dottor Leanne Wise sentenzia “Credo che le donne che raggiungono facilmente l’orgasmo siano in grado di entrare in sintonia con le loro sensazioni, concentrandosi sulle emozioni. L’esperienza sessuale è come suonare in una band. Hai bisogno di padroneggiare con il tuo strumento sessuale prima di giocare con gli altri”.
Francisca, 59, dice che essere monogami, all’interno di un rapporto vero e stabile sia la chiave per avere orgasmi multipli, anche se rivela come sia difficile quantificarli perchè si susseguono ininterrottamente durante tutto il rapporto. L’esperimento dei medici prevede la misurazione delle onde celebrali al momento dell’apice del piacere per comprendere come si evolvono i vari orgasmi e la loro intensità.