Il grande Vincenzo Mollica lascia la Rai: in quarant’anni di carriera nessuno più di lui è stato in grado di raccontare la musica e l’arte, entrando con delicatezza nelle case degli italiani con i suoi modi gentili e con il suo entusiasmo contagioso. Autore della storica rubrica di spettacolo Doreciakgulp, l’amato Vincenzo Mollica ha salutato, durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2020, la sala stampa e tutta la platea del prestigioso Teatro Ariston per annunciare il suo ritiro ufficiale.
Schietto e ironico, lo storico cronista di Sanremo ha condiviso con il suo vasto pubblico i suoi critici problemi di salute che hanno purtroppo contribuito ad anticipare la sua pensione: “Io ho due compagni di viaggio, mister Glaucoma che è un figlio di mign… e uno è mister Parkinson che mi rende come una canzone di Celentano anni Sessanta. Ma me la cavo”.
In una lunga intervista, Vincenzo Mollica ha descritto il suo calvario generato dal morbo di Parkison, dal diabete e da una cecità quasi completa causata da diverse patologie che lo hanno colpito fin dall’infanzia. Il coraggioso Vincenzo, nonostante le difficoltà e gli immensi sacrifici sostenuti per andare avanti con la carriera, non ha mai smesso di credere nel suo grande sogno.
Il talentuoso giornalista ha trovato soprattutto conforto dalla saggezza e dai consigli di grandi menti che hanno aperto un nuovo varco di speranza al tenero Vincenzo: “Andrea Camilleri mi ha spronato a non abbattermi, a sviluppare gli altri sensi. Ignoro che cosa sia la depressione. Mi sostengono due pilastri: famiglia e lavoro. Nella vita non ho altro”.
Durante l’entusiasmante serata il conduttore Amadeus, affiancato da Fiorello e da Antonella Clerici, ha riservato al giornalista una bellissima sorpresa ovvero un videomessaggio di ringraziamento, composto dall’affatto di celebri artisti come: Stefania Sandrelli; Vasco Rossi e Roberto Benigni.
Prima di lasciare l’Ariston, Mollica viene abbracciato dal calore della platea che piange la sua gentile passione, consapevole che l’assenza futura del giornalista renderà molto diverse le altre edizioni del Festival. Difficile da riempiere il suo vuoto soprattutto nell’amato “balconcino sanremese”, Vincenzo auspica la realizzazione di una TV più garbata e in grado di riservare uno spazio maggiore alle donne.