Tiziano Ferro a Domenica In: la sofferenza, il disturbo alimentare, le cicatrici e la rinascita

Ospite tanto atteso quanto gradito da Mara Venier. Il famoso cantante di Latina, Tiziano Ferro, ha concesso una toccante e profonda intervista a "Domenica In".

Tiziano Ferro a Domenica In: la sofferenza, il disturbo alimentare, le cicatrici e la rinascita

Ospite d’eccezione al noto programma di “Zia Mara”; il famoso cantante Tiziano Ferro, ha appena concesso una corposa quanto profonda intervista a “Domenica In“. Perché proprio il programma Rai ha intervistato Ferro? Molto semplice, sembra infatti che sia stato lo stesso cantante a voler scegliere Mara come intervistatrice, in quanto ha precedentemente affermato che quando si parla con la Venier è come se “raccontassi delle cose ad un amico“.

L’intervista ha avuto modo di spaziare su tutte le sfere del cantante, da quelle private a quelle professionali, toccando aspetti di vita passati, presenti e futuri. In collegamento da Los Angeles, dove attualmente risiede Ferro, si è anche avuto modo di accennare al nuovo progetto lanciato sulla piattaforma di Amazon Prime, ovvero quel docu-film dedicato all’artista.

Ferro racconta che nel realizzare il progetto targato Amazon, c’è stato bisogno di scavare a fondo nel proprio animo, facendo riaffiorare anche cicatrici che si erano rimarginate tempo addietro e che ora sono riaffiorate. A tal proposito infatti Ferro dichiara: “Le cicatrici adesso sono i miei superpoteri, guardo il mondo da quelle cicatrici. Il documentario è una celebrazione delle soluzioni, le cicatrici sono anche belle“.

L’immagine pubblica e il suo rapporto con il cibo

Di sicuro una delle cicatrici passate più profonde che il cantante si porta addosso è quella legata alla sua immagine pubblica e il suo rapporto con il cibo, aspetti che si intrecciano in maniera inevitabile: ” iniziai a non mangiare, sono dimagrito tantissimo, ma se vedi le foto di quel periodo io ero evidentemente malato“.

Durante l’intervista il cantante si dichiara completamente diverso rispetto a vent’anni fa. In questi anni ha avuto modo di vivere diverse esperienze, che gli hanno consentito di realizzare uno status mentale differente rispetto al passato: “A 40 anni sentivo la necessità di alzare il livello della conversazione, non è stata un’opera di coraggio, ma di necessità mia, come uomo e professionista, perché voglio di più“.

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