Rullo di tamburi… Finalmente, dopo mesi di rumors, è arrivata la conferma: la serie televisiva scritta e girata da Paolo Sorrentino (il regista del film Premio Oscar La Grande Bellezza) si farà. A produrla saranno Sky, Canal Plus e l’emittente televisiva americana HBO, il protagonista, oramai è ufficiale, sarà Jude Law, e il titolo sarà The Young Pope.
La miniserie televisiva, della quale le riprese dovrebbero iniziare a Cinecittà durante la prossima estate (anche se la produzione farà anche tappa all’estero con riprese in USA, Africa e Porto Rico), sarà composta da otto episodi, tutti diretti da Paolo Sorrentino e scritti dallo stesso regista, con la collaborazione di Tony Grisoni, Umberto Contarello e Stefano Rulli.
The Young Pope racconterà le vicende accadute durante il pontificato di un immaginario Papa americano, Pio XIII, che nel comunicato stampa viene descritto come “Un personaggio complesso e conflittuale, così conservatore che le sue scelte rasentano l’oscurantismo, ma pieno di compassione verso i deboli e i poveri. È un uomo di grande potere che resiste ostinatamente ai cortigiani del Vaticano, indifferente alle implicazioni per la sua autorità. Durante la serie, Belardo affronterà l’abbandono di quelli che gli sono più vicini e la costante paura di essere abbandonato, anche dal suo Dio. Un uomo che non ha più paura di intraprendere la missione millenaria di difendere quello stesso Dio e il mondo che lo rappresenta”.
Un personaggio contraddittorio, quindi. Estremamente conservatore nelle sue scelte ma compassionevole con i più deboli. Un uomo con un potere immenso e che non dimostra il minimo timore di perdere consensi per affermare il proprio punto di vista.
Ecco come il regista Paolo Sorrentino ha descritto la sua serie televisiva: “I segni evidenti dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede. La grandezza della santità, così grande da ritenerla insopportabile. Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi. Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della chiesa cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino (o lo spirito santo) ha voluto come Pontefice. Infine, come si gestisce e si manipola quotidianamente il potere in uno stato che ha come dogma e come imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore disinteressato verso il prossimo. Di tutto questo parla The Young Pope“.