“The Walking Dead”: anticipazioni sulla quinta stagione

E' iniziata domenica in America la quinta stagione della serie "The Walking Dead", la cui precedente serie si è conclusa con 16,1 milioni di spettatori. In "No Sanctuary", il gruppo scopre che Terminus non è un santuario, ma una comunità di cannibali

“The Walking Dead”: anticipazioni sulla quinta stagione

A sei mesi dalla messa in onda in America della puntata finale della quarta stagione del telefilm drammatico sull’apocalisse zombie “The Walking Dead”, è andata in onda domenica sera la prima puntata della quinta serie, intitolata “No Sanctuary”. Nel frattempo, i numerosi appassionati del telefilm hanno avuto quasi 200 giorni per creare teorie su cosa sarebbe potuto succedere nella nuova stagione.

Mentre i fan hanno trascorso l’estate speculando con fervore su ciò che attente i loro superstiti preferiti a Terminus (una supposta utopia che il gruppo ha cercato di raggiungere per gran parte della scorsa stagione), le vere domande che gli scrittori dello show rimangono desiderosi di affrontare sono: “Chi sono questi sopravvissuti? “e, ancora più importante, “Chi sono disposti a diventare?

La stagione cinque inizia pochi momenti dopo la stagione precedente, una prima volta nella serie della AMC, con la maggior parte dei nostri eroi che si sono appena ritrovati per venire poi catturati dagli abitanti di Terminus, i quali fingono di vivere in un santuario per attirare lì le persone e poi mangiarle. Una situazione simile avrebbe potuto mettere a terra il gruppo quando erano ancora le persone che Rick (Andrew Lincoln) ha incontrato dopo il coma nella prima stagione, ma i personaggi si sono evoluti, e non sono più le stesse persone.

Il gruppo, particolarmente la moglie Carol (Melissa McBride) vittima di violenza diventata una spietata macchina “ammazza zombie”, ha visto e fatto troppo per avere aspettative realistiche di normalità. Eppure, ciò che continua a rendere i personaggi ancora affascinanti è il modo in cui si aggrappano ai piccoli sprazzi di umanità che rimangono al loro interno. “Il conflitto in questa stagione è che la paura ed il terrore non vengono più dagli zombie, ma dagli stessi umani,” promette Lincoln.

Dopo aver raggiunto Terminus, il posto che prometteva “Santuario per tutti. Comunità per tutti. Chi arriva, sopravvive“, i protagonisti, con qualche nuova aggiunta, vengono privati delle loro armi ed imprigionati. Inizalmente nata come santuario, dopo aver ricevuto diversi attacchi da parte di persone senza scrupoli gli abitanti della comunità avevano capito che “O diventi il macellaio o il bestiame“.

Carol, tormentata dai sensi di colpa per le morti provocate nella scorsa stagione, diventa la protagonista assoluta dell’episodio, salvando il gruppo dalla comunità di cannibali e ricordando a tutti che non sempre il fine giustifica i mezzi, ma la violenza deve essere usata, anche se come ultima opzione.

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