Pugno duro del Tg1 contro i rappresentanti del mondo No-Vax. La testata non darà più voce a quelle persone dissidenti contro la vaccinazione o negazioniste della pandemia. Lo fa sapere direttamente la direttrice Monica Maggioni, la quale, intervistata dai colleghi del quotidiano Repubblica, ha fatto sapere che “deve tornare a contare la competenza”, in quanto non tutte le opinioni hanno lo stesso valore. “Se ci va di mezzo la vita delle persone non puoi mettere sullo stesso piano uno scienziato e il primo sciamano che passa per la strada” – così ha detto la direttrice.
In questo periodo, infatti, si sta assistendo ad un proliferare delle teorie complottiste e negazioniste sulla pandemia e sui vaccini. Compito dell’informazione è infatti quello, appunto, di informare l’opinione pubblica circa l’utilità della vaccinazione e la pericolosità della malattia Covid-19, che sta provocando milioni di morti in tutto il mondo.
Maggioni: “Il pastone politico no c’è più”
Monica Maggioni ha fatto presente che il cosiddetto “pastone politico” non c’è più. Gli spettatori potranno notare come non ci sia più un servizio che monta assieme tutte le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti politici. “Il pastone non c’è più, sembrava fosse immortale e invece…Comunque niente di cruento, ho solo chiesto ai colleghi che si occupano di politica di farci capire cosa sta succedendo. Che succede oggi? Qual è la notizia più importante? Niente di diverso da quello che fate voi” – così ha precisato la Maggioni a Repubblica.
Quella del Tg1 non è una censura, ma la testata vuole portare chiarezza e soprattutto competenza nelle case degli italiani. Ovvio che non si può paragonare ad esempio l’opinione di una persona che si informa circa la pandemia sui social e quella di un medico ad esempio, che vive giorno per giorno l’emergenza negli ospedali.
La Maggioni ha fatto sapere inoltre che, essendo il Tg1, si dovrà prestare sempre attenzione alle notizie che vengono di volta in volta rese note, questo anche perchè l’emittente Rai Uno ha una grandissima reponsabilità dinanzi ad un pubblico che paga annualmente il servizio pubblico. “Il filtro, lo sguardo, deve essere sempre giornalistico” – così ha chiarito poi Monica Maggioni.