Sky Arte omaggia Fellini nel ricordo di Wes Anderson

A distanza di 100 anni dalla nascita di un mito del cinema italiano come Federico Fellini, Sky Arte lo omaggia con una intervista a Wes Anderson, da sempre suo fan e che ha tratto tantissima ispirazione dalle sue opere e il suo modo di girare i film.

Sky Arte omaggia Fellini nel ricordo di Wes Anderson

Lunedì 20 gennaio 2020 si commemora il 100esimo anniversario della nascita di un mito del cinema italiano, ovvero Federico Fellini. Un regista, sceneggiatore e fumettista che, ancora oggi, è ricordato con entusiasmo e affetto in quanto ha lasciato un grande vuoto nel cinema. Nella giornata di lunedì, la sua città Rimini è pronta a omaggiarlo, ma anche la televisione e, in particolare, decide di celebrarlo come merita. 

Disponibile sia su Sky Arte (Canali 120 e 400), ma anche in streaming su Now Tv, dalle 21.15 circa, è possibile ascoltare una intervista a Wes Anderson, celebre regista statunitense che lo ricorda rendendogli omaggio e di come questo regista italiano sia stato d’ispirazione per le sue opere. Un ritratto atipico e inedito di Fellini raccontato da Wes Anderson che si svela, per la prima volta, a prescindere dalla presentazione dei suoi film. 

Wes Anderson, con l’aiuto del suo collaboratore, Francesco Zippel, il quale ha lavorato a diverse pellicole, tra cui “Grand Budapest Hotel”, ma anche Fantastic Mr Fellini”, si lascia andare ad alcuni temi che sono per lui importanti e che hanno toccato anche da vicino il mondo e la filmografia del regista italiano. 

I pensieri e i ricordi di Fellini sono interpretati e raccontati dalla voce di Stefano Accorsi, attore italiano con una ottima colonna che fa da sfondo alla storia del maestro romagnolo e del suo ricordo. Le musiche sono composte da Rodrigo D’Erasmo e rappresentano per Anderson un modo per intrecciare la sua carriera artistica e scoprirsi, come non ha mai fatto prima d’ora. 

Un dialogo che mostra sia le differenze, ma anche le similitudini tra i due registi, compreso anche tutti gli insegnamenti che Anderson ha tratto dalle pellicole e dalla storia di Fellini. I due registi sembrano, apparentemente, non avere nulla in comune, ma in realtà sono più simili di quanto si pensi, in quanto il loro cinema è impreziosito da elementi onirici, in cui il colore, i dettagli e volti sono la parte preponderante.

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