Semifinale di Amici finita, in sei si aggiudicano la finale

Eliminato Dario, il ballerino che viene distrutto dalla Celentano, in lacrime balla nella semifinale prima di lasciare la scuola, la finale sarà domenica; in sei in lizza per aggiudicarsi l'ambìto premio.

Semifinale di Amici finita, in sei si aggiudicano la finale

Si è svolta la semifinale di Amici, il popolare programma di Maria De Filippi. Il ballerino Dario, fidanzato di Sissi, ha dovuto abbandonare la scuola, durante l’esibizione con Michele è stato preso di mira dalla Celentano che ha discusso con la Peparini; il ragazzo non ha retto ed ha pianto, ha fatto un’ottima performance ma purtroppo è stato eliminato.

Dunque saranno in sei a lottare nella finalissima di domenica sera: Sissi, Albe, Alex, Serena, Luigi e Michele, chi si aggiudicherà l’ambìto premio? Durante la semifinale Albe e Serena erano a pari merito e Maria ha detto: “decidete chi dei due andrà in finale”, ma poi ha deciso di dare la maglia del serale ad entrambi. Ospite finale all’una di notte Marco Mengoni che ha presentato il suo nuovo singolo.

È stata una semifinale tra le lacrime finali, Albe e Serena tenerissimi, lui ha ammesso: “tu la meriti di più la maglia del serale, ci hai creduto fin dall’inizio, fino in fondo”. Maria comunica a Dario che purtroppo non ce l’ha fatta ma che è bravissimo e di continuare a ballare nonostante le cattiverie della Celentano.

Alex viene avvisato in casetta che i giudici hanno deciso all’unanimità di mandarlo in finale, Michele si aggiudica il premio Tim, i tre primi finalisti sono Sissi, Michele e Luigi. La Celentano durante la puntata scrive una lettera indirizzata a Dario, facendolo piangere: “Le uniche coreografie che ti puoi permettere – dice – sono solo quelle di Veronica e non altro. Studia danza classica perchè sei molto scarso”.

Maria cerca di confortarlo: Stefano De Martino ne ha sentite di peggio, si sopravvive e si continua a ballare, ogni frase che dice non è personale, non è contro di te Dario”. anche De Martino tenta di consolarlo.

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