Sanremo, il monologo di Giovanni Allevi emoziona l’Italia

Il momento più toccante della seconda serata del Festival di Sanremo è stato quello del monologo di Giovanni Allevi, che è tornato a suonare il pianoforte davanti a un pubblico dopo due anni di assenza.

Sanremo, il monologo di Giovanni Allevi emoziona l’Italia

Tra gli ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo, andato in onda nella giornata il 7 febbraio su Rai 1, c’è stato Giovanni Allevi. Il compositore e pianista nella giornata del 18 giugno 2022 annunciò di essere affetto da mieloma multiplo, circostanza che lo ha costretto ad allontanarsi dalla scena musicale per iniziare il ciclo di cure.

A livello personale il mese dopo, più precisamente il 19 luglio, ad Ascoli Piceno viene trovata morta la sorella Maria Stella. Nonostante ciò, Giovanni Allevi non si è mai allontanato dalla musica, continuando a comporre; sul palco dell’Ariston ha portato “Tomorrow“, uno dei brani creati nell’ultimo periodo.

Il lungo discorso di Giovanni Allevi

Il discorso di Giovanni Allevi si sposta immediatamente sulla malattia, in cui racconta dei suoi primi giorni dalla scoperta della malattia:Non suono più il pianoforte davanti a un pubblico da quasi 2 anni. Nel mio ultimo concerto, a Vienna, il dolore alla schiena era talmente forte che sull’applauso finale non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello e non sapevo ancora di essere malato. Poi è arrivata la diagnosi, pesantissima, ho guardato il soffitto con la sensazione di avere la febbre a 39 per un anno consecutivo. Ho perso molto, il mio lavoro, ho perso i miei capelli, le mie certezze, ma non la speranza e la voglia di immaginare“.

Rivela di provare gratitudine nei confronti della bellezza del creato, dove ha potuto ammirare albe e tramonti nelle sue stanze degli ospedali, oltre che provare una forte riconoscenza nei confronti dei medici e per la ricerca scientifica, sottolineando di come quest’ultimo sia stato fondamentale per continuare a rimanere in vita.

Il maestro sottolinea, in lacrime, di essere salito sul palco anche per i bambini più piccoli che stanno combattendo la sua stessa malattia, per poi presentare il suo ultimo pezzo: “Per onorare la vostra attenzione, per dare forza e speranza alle tante persone che come me stanno ancora lottando, suonerò di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Attenzione però, ho due vertebre fratturate. E tremore e formicolio alle dita, nome tecnico: neuropatia. Però non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima”.

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