L’accusa, di per sé gravissima, proviene da Mario Adinolfi, il leader e fondatore del Popolo della Famiglia che ai microfoni di “Radio Roma” ha parlato diffusamente del Festival di Sanremo 2022 e del suo pensiero in merito a questa edizione della nota kermesse canora. Non lo ha fatto però parlando delle canzoni, dei gossip o dei conduttori, come fanno un po’ tutti, bensì del (presunto) consumo di droga che avverrebbe dietri le quinte del Teatro Ariston.
Il condizionale è d’obbligo, visto che si tratta di accuse molto pesanti e soprattutto senza alcuna prova o indizio concreto. Nonostante ciò, le affermazioni di Adinolfi non potrebbero essere più perentorie di così. “Mi pare evidente che qualche tipo di sostanza stupefacente possa circolare dietro le quinte: basta vedere alcune esibizioni…” ha dichiarato l’uomo.
Mario Adinolfi riprende le posizioni di Federico Mollicone: “All’Ariston circola droga”
Non è la prima volta che Mario Adinolfi dà il via a polemiche sterili e senza alcun fondamento, come lo accusano da più parti. Stavolta, tuttavia, l’origine della polemica è stato il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, secondo cui si dovrebbe far luce su quanto accade al Festival prima che i cantanti calchino il palco per esibirsi.
Nello specifico Mollicone – che è anche commissario di Vigilanza Rai – qualche giorno fa ha presentato un’interrogazione alla Commissione proponendo di introdurre l’obbligo di esame tossicologico per i conduttori e gli artisti che si esibiscono a Sanremo. Si è trattato di un gesto provocatorio scaturito dalla posizione pro Cannabis di Ornella Muti, co-presentatrice di Amadeus nel corso della prima serata sanremese.
Nessuno aveva badato molto alla provocazione di Federico Mollicone, tranne a quanto pare Mario Adinolfi, che anzi ha calcato la mano, andandoci giù ancora più pesante. “Penso ci sia una qualche diffusione di sostanze” ha ribadito, “sembra esserci secondo me in qualche performance un evidente intervento delle sostanze. Purtroppo mi dispiace perché sono ragazzi giovani, giovanissimi, ma l’evidenza è sotto gli occhi di tutti: c’è sicuramente una diffusione della droga”.