Sanremo 2020: le Nuove Proposte non potranno vincere

Mahmood resterà un caso a parte. Amadeus condurrà il Festival in due gironi: Nuove Proposte e Big. Il Festival 2020 non potrà essere vinto da un giovane.

Sanremo 2020: le Nuove Proposte non potranno vincere

La settantesima edizione del Festival di Sanremo sarà condotta da Amadeus e avrà come importante novità il ritorno al passato, a quando il tradizionale Sanremo separava la gara delle Nuove proposte da quella dei Big.

Nell’edizione Sanremo 2020, che si terrà dal 4 all’8 febbraio, non potrà vincere una Nuova proposta, com’è successo con Mahmood, il regolamento dettato da Rai 1, per quest’anno, lo vieta. Proprio in questi giorni infatti, è stato reso pubblico il regolamento per la sezione delle Nuove Proposte che si esibiranno durante la settimana del Festival: avranno un loro girone, un loro vincitore e in nessun modo potranno essere confusi con la categoria dei Big che avrà un proprio percorso e vincitore. 

Già a metà ottobre inizierà la scelta dei giovani che con le loro canzoni parteciperanno al Festival di Sanremo 2020. I 20 migliori candidati verranno dimezzati, nel corso di 4 puntate su Rai 1, da una duplice giuria: la commissione musicale e la giuria demoscopica che terrà conto, secondo un’indagine statistica, dell’opinione pubblica. Solo alla fine si verranno a conoscere quali sono i giovani rimasti in gara, i quali il 17 dicembre si aggiudicheranno uno dei 5 posti loro riservati dalla commissione musicale, dalle giurie demoscopica e televisiva e dal televoto.

Alle Nuove proposte parteciperanno anche 2 artisti dell’Area Sanremo e il vincitore del talent show “Sanremo Young”. L’età minima di iscrizione al talent vocale per teenager è stata portata a 15 anni, mentre resta invariata quella massima, 36 anni. Le Nuove proposte passano da 2 del 2019 a 8 nel 2020, ma non avranno alcuna possibilità di vincere.

La Rai in una nota riferisce che il ritorno delle due categorie, è una scelta “voluta fortemente da Amadeus nella sua veste di direttore artistico“, qualcuno riferisce che “dai corridoi di viale Mazzini filtra anche che nel ritorno al passato abbiano pesato malumori all’interno della discografia” scrive corriere.it. Il desiderio di cambiare da parte di qualcuno c’è, ma l’esperienza del passato per molti è ancora la strada maestra.

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