Sanremo 2019, l’ironia di Claudio Bisio: "Baglioni sovversivo, il passerotto era un migrante"

L'attore e co-conduttore del Festiva di Sanremo 2019 Claudio Bisio ha abilmente sdrammatizzato le polemiche degli ultimi giorni sui migranti, ironizzando su alcuni brani di Claudio Baglioni.

Sanremo 2019, l’ironia di Claudio Bisio: "Baglioni sovversivo, il passerotto era un migrante"

Claudio Bisio, co-conduttore insieme a Virginia Raffaele della 69esima edizione del Festival di Sanremo, ha dedicato ed incentrato la prima pausa della prima serata della celebre kermesse musicale, trattando con abile ironia una questione che ha creato non poche polemiche negli ultimi giorni, ovvero quella delle dichiarazioni di Claudio Baglioni sull’emergenza migranti e su certe scelte di organi governativi in tal senso.

L’attore e conduttore televisivo ha quindi difeso il direttore artistico del Festival, prendendo a prestito alcuni stralci dei brani più famosi di Baglioni, interpretandoli come ironiche metafore di una presunta “pericolosità” e sovversione già presente nel cantante 30 anni fa, quando ancora il tema della migrazione non era così drammaticamente presente e preoccupante.

Le parole di Bisio in difesa di Baglioni

Il monologo di Bisio è stato quindi non solo un chiaro messaggio al vicepremier Matteo Salvini, ma anche un momento di necessaria e dovuta sdrammatizzazione che vedono dividere e contrapporsi sempre più l’opinione pubblica italiana, su ciò che nel corso degli ultimi anni da emergenza umanitaria è diventato un fenomeno di proporzioni sempre più crescenti ma che l’Italia da sola, senza il supporto degli altri Paesi europei, non è in grado di gestire e sostenere.

La scelta della satira per mettere a tacere le polemiche – alimentate anche dalla stampa – riguardanti le dichiarazioni di Baglioni sul tema dei migranti sembra sia stata la soluzione vincente. Bisio ha ricordato al pubblico dell’Ariston così come quello televisivo che già nel 1974 Baglioni cantava “Passerotto non andare via“, che per il comico – ironicamente parlando – era una posizione chiarissima, insomma un’esortazione agli immigrati a restare qui.

Claudio Baglioni viene quindi abilmente dipinto e rappresentato come un precursore dei tempi ed un sobillatore, se non addirittura un anarchico ed un rivoluzionario. “Mi ha stupito il vostro stupore“, esordisce Bisio. “Baglioni fa politica: ma ora ve ne accorgete?“, ma i toni sono diventati subito seri nella parte conclusiva del monologo, quando Bisio ha dismesso l’ironia e la satira diventando serio mentre lanciava il suo accorato appello ai giornalisti: “smettiamola!” – per poi proseguire dicendo – “Quest’uomo ha un grande cuore, una grande testa oltre che una grande voce, se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo“.

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