Sanremo 2019: Claudio Bisio e il difficile mestiere di "padre", gli risponde Anastasio

In chiusura alla quarta serata di Sanremo è entrato Anastasio l'ospite a sorpresa. Il rapper ha risposto con il suo nuovo singolo, 'Correre', al monologo di Bisio che lamentava la fatica di essere padre.

Sanremo 2019: Claudio Bisio e il difficile mestiere di "padre", gli risponde Anastasio

Il mestiere di padre è difficile, lo ha confessato ieri sera, con un monologo, Claudio Bisio, durante la quarta serata del Festival di Sanremo già avviata alla chiusura. Mancava poco a mezzanotte già si erano esibiti Moro e Ultimo, quando l’attore ha preso la parola cercando l’attenzione del pubblico. Secondo alcuni il suo discorso è stato emozionate per altri troppo lascivo fino a diventare un turpiloquio.

Il monologo dell’attore però non è caduto nel vuoto, infatti grazie all’entrata sul palco dell’Ariston di Anastasio, vincitore ‘X Factor’, Bisio ha avuto una risposta. Il rapper di Meta di Sorrento si è messo nei panni del figlio di Bisio e ha gli risposto con un nuovo singolo”Correre“.

Padri e figli d’oggi

Claudio Bisio aveva cercato di sminuire la difficoltà del “si dice“: “Dicono che sono pigri, fannulloni, indolenti, io non credo, do fiducia a questi ragazzi“, poi però si è lasciato travolgere dalle valanghe di asciugamani bagnati impilati sul pavimento, dai portacenere traboccanti di resti di canne, dall’alone di zucchero sotto la macchina del caffè, dai peli nel bidet e così via.

E’ difficile confessa l’attore essere padre, si sente senza talento, incapace di “stabilire regole, punire, disciplinare“. Bisio lascia al figlio ventenne la scelta di avere un padre chiaro e preciso, in qualche modo etichettato, o un padre “naturale”, così come è. Quest’ultima domanda ha introdotto sul palco dell’Ariston Anastasio, l’ospite atteso di ieri sera

Anastasio, mettendosi nei panni di un adolescente cui i genitori e la società chiedono molto ha risposto con un suo nuovo brano, “Correre“, raccontando così le attese dei grandi nel cuore dei piccoli: “In quarta elementare mi hanno detto di sognare perché il mondo stava pronto per risorgere“, gli sarebbe bastato correre. Ma ora che è diventato grande Anastasio, nei panni del ventenne rivendica: “Voglio i miei vent’anni voglio delle scuse ed il rimborso danni“. Anastasio, ha sorpreso ancora una volta per la sua capacità creativa.

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