Dopo 30 anni dal suo esordio nelle Nuove Proposte sul palco del Festival di Sanremo con la canzone “Voglio vivere in un attimo“, ritorna Biagio Antonacci e lo fa in grande stile. L’artista ha cantato un pezzo a lui molto caro, “Per fortuna che ci sei“, e la sua esibizione ha riscaldato il Teatro dell’Ariston.
Antonacci ha colto l’occasione per esprimere tutta la sua ammirazione per Claudio Baglioni e per come ha saputo gestire la preparazione di una manifestazione così importante e impegnativa. Stessa ammirazione che anche il conduttore del Festival ha dimostrato verso il suo ospite, ringraziandolo di aver accettato l’invito con molta gentilezza. A questo punto, Antonacci ha confermato le parole di Fiorello: “E’ impossibile dirti di no! I tuoi messaggi sono delle poesie, a volte li leggo e mi verrebbe da prendere la chitarra e accompagnarti!“.
L’inno alla gentilezza di Biagio Antonacci
E Antonacci inizia una sorta di “inno alla gentilezza“, sottolineando quanto sia importante: “La gentilezza penso sia una cosa fantastica, una dote che costa poco e bisognerebbe frequentarla molto di più, visto che non costa niente. E’ una questione di educazione, ma anche di esempio. L’educazione ha sicuramente la sua forza, ma l’esempio è fondamentale. Che sia di buon esempio questa tua educazione“.
Claudio Baglioni, dopo questo messaggio serio e impostato, cerca di alleggerire la situazione rammentando che i gentiluomini sono nobili anche nelle sfide e nelle contese e svela che Antonacci vorrebbe sfidare Baglioni, e cercare di arrivare alla sua estensione vocale.
E arriva anche un bacio
Inizia un duetto davvero emozionante con una delle canzoni più belle e sentite di Baglioni: “Mille giorni di te e di me“. Il maestro Baglioni dimostra tutta la sua abilità riproponendo un brano che riesce ad indossare in maniera elegante e perfetta. Antonacci la interpreta nel suo stile, ma il finale è stato un’esplosione di colori in musica, un arcobaleno di note ed emozioni che ha invaso tutto l’Ariston. I due artisti hanno dimostrato di rendere “viva” una canzone e di saper arrivare dritti al cuore. Antonacci abbraccia Baglioni e, preso dal particolare momento di euforia canora, lo bacia sulla guancia: sentita dimostrazione di un affetto musicale e artistico.