E’ iniziata la sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo: si è aperto con un troppo veloce omaggio a David Bowie, con qualche secondo di Starman dell’artista scomparso da poco, e con un Carlo Conti sempre troppo abbronzato, che si definisce, un po’ troppo ambiziosamente, l’”uomo delle stelle” che porterà in casa le star della musica italiana.
Uno tra i primi a salire sul palco dell’Ariston è stato Giuseppe Ottaviani, un atleta italiano di 99 anni. Ha lavorato tutta la vita come sarto e all’età di 70 anni ha deciso di iniziare a fare sport a livello agonistico e lo ha fatto bene, diventando un campione nella sua categoria. Dinanzi a milioni di italiani, Ottaviani ha svelato i segreti del vivere a lungo e così bene: l’amore, l’insalata, la curiosità e fare tutto con gioia. Quando Conti gli ha chiesto quale fosse la sua canzone preferita nella storia del Festival, l’atleta quasi centenario ha tirato fuori Vecchio Scarpone, del lontano 1953.
Ospite della serata anche Laura Pausini che ha ripercorso qualche suo vecchio brano. Quando Conti la invita a duettare con la se stessa del 1993, vincitrice di Sanremo con il brano La solitudine, la Pausini si è mostrata emozionata e sorpresa.
Magistrale il trio Aldo, Giovanni e Giacomo che racconta, a suo modo, il mondo prima dell’Ariston e che festeggia sul palco la loro venticinquennale carriera, premiata da Leandro Faraldi, vice sindaco di Sanremo. Il trio è stato dopo ospite del Dopo Festival condotto da Nicola Savino e dalla Gialappa’s Band.
Tra rapide e brevi apparizioni della modella Madalina Diana Ghenea e un Garko molto impacciato, la vincitrice della prima sera, come dimostrano gli innumerevoli commenti sui social network, è sicuramente la comica Virginia Raffaele, nei panni di Sabrina Ferilli. Senza peli sulla lingua, la Raffaele, alla sua prima apparizione sul palco ha sottolineato, tra una battuta e l’altra, come, difatti, nulla sia cambiato da molti anni a questa parte, soprattutto in termini di scelte artistiche