Roberto Benigni a Sanremo 2020 con la Bibbia: il Cantico dei Cantici

Dopo essersi confrontato con vari esperti, Roberto Benigni si è presentato al Festival di Sanremo 2020 con il Cantico dei Cantici: "Vetta della poesia di tutti i tempi".

Roberto Benigni a Sanremo 2020 con la Bibbia: il Cantico dei Cantici

Ieri sera, 6 febbraio, nella serata cover, al Festival di Sanremo tra gli invitati all’Ariston Roberto Benigni. L’attore toscano, torna sul palco dopo 9 anni con “la canzone più bella, la canzone delle canzoni“, come lui stesso ha detto: “Il Cantico dei Cantici“.

Amadeus ha presentato l’ingresso di Benigni come “una cosa bellissima”, come un qualcosa di unico, un sogno che si avvera a partire dalla sua promessa “Verro al tuo festival” fonte di gioia ed emozione per il conduttore del Festival 2020 e per quanti seguono il Festival.

Benigni è arrivato pochi minuti prima delle 23, in allegria, con lui una banda vestita di rosso blu che solo in parte suonava strumenti veri. Amadeus lo ha accolto fuori dell’Ariston. Poi sono saliti insieme sul palco e hanno ricordato l’ultimo ingresso di Benigni all’Ariston, a cavallo 9 anni prima, nei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Poi i due, Benigni e Amadeus, hanno sfogliato i ricordi dei tanti personaggi, cantanti e non, che sono passati per Sanremo in 70 anni. Toccando il tema delle canzoni, l’attore toscano ha riferito la passione con qui da sempre ha seguito il Festival e la sua imitazione, da adolescente, della canzone “Io che non vivo” cantata a una compagna di terza media. Sul tema delle canzoni, Roberto Benigni, nella serata cover ha voluto fare un regalo a quanti lo stavano ascoltando offrendo non una qualsiasi canzone, ma “la canzone delle canzoni”, la più bella in assoluto. Questa canzone l’ha trovata nella Bibbia ed è “Il Cantico dei Cantici”.

Scritto 2400 anni fa, “Il Cantico dei Cantici“, che Benigni definisce meraviglia che esalta l’amore, per la prima volta viene cantato in televisione. Il testo è denso di mistero e allo stesso tempo è semplicissimo, si potrebbe definire apice, “vetta della poesia di tutti i tempi“. E’ un testo tanto bello che “è diventato sacro“.

Tenerlo tra i testi della Bibbia per qualcuno è stato imbarazzante, per questo si dice che l’autore sia Salomone, qualcuno ha parlato di allegoria dell’amore tra Dio e il suo popolo, in realtà si parla del vero significato dell’amore, riferisce Benigni presentando il Cantico. E’ un poema dedicato alla femminilità, protagonista e autrice infatti sembra essere proprio una donna.

La Bibbia, che spesso descrive guerre e assassini, contiene un libro sull’amore, a volte questo fa paura perchè è un frammento dell’infinito. E tutti lo sanno perchè la vita è per l’amore. I personaggi del Cantico rappresentano tutte le coppie che si amano e ogni persona che ama “Amo perchè amo” e, qui, il mistero si dissolve.

Prima di procedere con la lettura del “Cantico dai Cantici“, Benigni ha detto di essersi fatto aiutare da esperti come Cesare Ancellini, Guido Ceronetti, Piero Capelli, Gianfranco Ravasi ed altri per non tradire il significato primitivo del Cantico che ha qualche parola diversa da quella che attualmente si legge nella Bibbia.

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