Roberta Bruzzone attacca Franca Leosini per il caso Scazzi a Storie Maledette: “Non è aggiornata"

La nota criminologa Roberta Bruzzone si scaglia contro la conduttrice Franca Leosini e contro il programma da lei condotto in quanto ci sono diversi errori nella ricostruzione del caso di Sarah Scazzi.

Roberta Bruzzone attacca Franca Leosini per il caso Scazzi a Storie Maledette: “Non è aggiornata"

La famosa criminologa Roberta Bruzzone ha attaccato la giornalista Franca Leosini per il caso di Sarah Scazzi trattato nella trasmissione “Storie Maledette” in onda su Rai 3. La Bruzzone oltre ad aver accusato la Leosini di non essere aggiornata sui fatti ha anche sottolineato che ci sono stati diversi errori nella ricostruzione del caso di Avetrana.

“Misseri è già sotto processo per calunnia nei miei confronti da un bel po’”, ha sbottato la criminologa più famosa d’Italia facendo soprattutto riferimento a quanto successo durante la puntata di “Storie Maledette” andata in onda la sera del 18 marzo 2018 in prima serata. Parlando con Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi e detenuta nel carcere di Taranto, la Leosini ha ricordato: “Michele Misseri ha affermato che era stata la consulente di parte della sua difesa, la criminologa Roberta Bruzzone, a convincerlo ad accusare la figlia Sabrina“.

Frasi che non sono per niente piaciute alla criminologa che ha voluto anche sottolineare che non bisogna mai affidarsi ad una sola parte per ricostruire  vicende così complesse e delicate in quanto il rischio di mettere in atto un teatrino grottesco è sempre molto elevato. Intanto sembrano essere arrivati però i dati di ascolto dell’appuntamento di ieri con “Storie Maledette”.

Dal comunicato dall’Ufficio Stampa Rai, la terza rete grazie alla trasmissione della Leosini e al caso di cronaca nera legato all’omicidio di Sarah Scazzi ha fatto registrare uno share dell’8,1%, pari a circa un milione e 877mila spettatori. Numeri molto importanti che hanno dimostrato come la Leosini abbia fatto centro nel cuore dei telespettatori tanto da essere seguita da un nutrito zoccolo di aficionados – i #leosiners -.

Sui social, oltretutto in difesa proprio della Leosini sono accorsi alcuni utenti ricordando come il programma fosse registrato da un anno ma la Buzzone anche in questo caso ha voluto precisare che il processo nei confronti di Misseri (e altri) è in corso da ben due anni.

Continua a leggere su Fidelity News