Lorella Boccia sta avendo un enorme successo di pubblico grazie alla trasmissione “Rivelo” in onda ogni venerdì alle 23.45 su Real Time. Durante l’ultima puntata è stato invitato Raffaello Tonon che, grazie alle precise domande della conduttrice, si è concesso in un’intervista molto commovente ed emozionante.
Tonon ricorda l’esperienza del Grande Fratello Vip che ha cambiato per sempre la sua vita. In quell’occasione ha conosciuto Luca Onestini e i due sono diventati inseparabili all’interno della Casa, tanto da essere soprannominati “Gli Oneston“, e questa unione di nomi ultimamente viene riservata solo ai fidanzati, ma la loro amicizia e sintonia è stata talmente forte da creare questo sodalizio.
Tonon spiega la sua assenza la matrimonio di Bossari
Raffaello fa sapere che continua tutt’ora questa bella amicizia, nata dopo un periodo davvero complicato per lui: “Per molto tempo ho dovuto sorridere alla vita più di quanto la vita sorridesse a me“. Dopo questo periodo buio ecco arrivare l’opportunità del Grande Fratello Vip: “Ho trovato una persona della quale fidarmi sempre. Sto parlando di Luca Onestini. Luca è una famiglia, per me. Potrebbe essere un figlio, un fratello“. E rivela un particolare accaduto dopo la loro uscita dalla casa: “Dopo il Gf, sentendomi smarrito, l’ho chiamato e gli ho detto urlando che non mi aveva lasciato il numero di telefono. Lui è sceso e mi ha dato il suo numero. La nostra è una grossa e profonda amicizia”.
Spiega, inoltre, la sua assenza al matrimonio di Daniele Bossari. senza mezzi termini confessa di aver preferito lavorare piuttosto che partecipare all’evento: “Ho preferito non andare al matrimonio di Daniele perché dovevo andare a lavorare. Dopo il Grande Fratello Vip, non ci siamo fatti una chiamata. Luca Onestini invece ci è andato perché aveva un rapporto molto più stretto. Non era importante esserci. Non c’è nessun legame”.
Il difficile legame con il padre e gli anni della depressione
Si arriva anche a toccare un argomento molto spinoso per lui: il rapporto con il padre. Una figura che per Tonon è sempre stata sinonimo di freddezza e incomprensione: “Col mio padre biologico non ho un rapporto bello come quello con mia madre. Mia madre è stata madre e padre insieme. Mio padre non ha le minime cifre della mia sensibilità. Lui non ha sensibilità. Non lo sento da molto tempo. Io non ho più nessun rapporto con lui. Non mi vuole bene. Siamo due perfetti estranei“. Chiaro, preciso come è solito fare, senza lasciare spazio a convenevoli o a dubbi di interpretazione.
Infine, A Rivelo, Raffaello Tonon ha anche parlato della sua lotta contro la depressione: “L’ho avuta tra la scuola elementare e la scuola media. Ero angosciato. Vedevo tutto come un grande problema. Poi c’è stata la seconda ondata di depressione dopo i 30 anni. Quella è stata più forte. E a un certo punto ho sentito il vuoto che mi attraeva. Era il vuoto della finestra. Ho pensato di togliermi la vita. Quel pensiero era ricorrente. Non potevo morire vittima di me stesso perché se avessi ceduto a quella stupida attenzione, sarei morto vittima di me stesso. Dopo, la vita mi ha insegnato ad amarmi. Quando arriverà ‘quel momento’, morirò vittima della sorte“.