Michelle Hunziker, seduta sulla poltrona di Quarto Grado, decide di parlare, per la prima volta nel dettaglio, di un capitolo della sua vita particolarmente doloroso che ha rischiato di compromettere per sempre la sua esistenza. Per fortuna Michelle ha avuto la forza di uscire da questo incubo incominciato all’età di 22 anni, durante un suo momento di fragilità.
Aurora a quei tempi aveva pochi mesi e Michelle era sposata con Eros Ramazzotti, ma come lei stessa afferma, il suo passato aveva delle crepe, delle vulnerabilità. E proprio in mezzo a questo disagio, ha conosciuto una pranoterapeuta, Clelia, che poi è diventata il suo maestro che l’ha fatta entrare nella setta. La faceva sentire amata e la fece riavvicinare al padre con il quale non parlava da 6 anni: con questo gesto la donna conquistò la sua piena fiducia.
C’erano poi le cene del venerdì, delle riunioni durante le quali tutti cantavano e c’era un clima di amore e unione. All’inizio, infatti, Michelle dichiara che la soffocavano di attenzioni e di gesti amorevoli, poi l’hanno allontanata dai suoi affetti, e proprio così è finito il suo matrimonio con Eros Ramazzotti. La Hunziker ammette che la relazione con Eros avesse delle incomprensioni, ma la loro sfortuna è stata che lei abbia incontrato questa gente che, invece di cercare di aggiustare tutto, si è infilata in un momento di crisi e ha condotto Michelle alla decisione di lasciare il marito.
La purezza era fondamentale. Michelle doveva vestire di bianco e tra i 23 e i 27 anni, è stata costretta a praticare l’astinenza sessuale: “Noi tutti abbiamo una parte animale e se si riesce a controllare questa parte di noi, tu puoi essere un messaggio di luce e amore“. Ad un certo punto si è infattuata del figlio di Clelia, ma anche il loro doveva essere un amore platonico.
Il pubblico era l’unica fonte di salvezza per lei. In quegli anni era a Zelig e “la terapia del sorriso” l’ha aiutata a sopravvivere a quel maledetto periodo. Addirittura le intimavano che se avesse preso la decisione di abbandonare la setta sarebbe morta. La punivano psicologicamente, lasciandola sola per diverso tempo, dopo averla fatta allontanare da tutti i suoi cari.
Ad un certo punto le chiedono di aprire un’agenzia di artisti, anche loro puri con lo stesso suo percorso spirituale. L’agenzia fu aperta con i suoi soldi e la motivazione: “Se tu ti privi del tuo denaro, ti purifichi l’anima“. Conclude dicendo che “I figli e la famiglia sono tutto, la vera luce. Aurora è una figlia davvero speciale, non mi ha mai giudicata e mi ha aiutato ad uscirne. Oggi la vita mi sorride e mi ha dato una seconda possibilità“.