Prima serata di Sanremo, guidano la classifica Le Vibrazioni

Si è conclusa la prima serata del Festival di Sanremo 2020, 12 sono state le canzoni presentate durante la serata, 4 invece le Nuove Proposte. A fine gara dominano la classifica Le Vibrazioni con il brano "Dov'è".

Prima serata di Sanremo, guidano la classifica Le Vibrazioni

Il 4 febbraio ha preso il via la settantesima edizione del Festival di Sanremo. Amadeus, affiancato dall’amico di vecchia data Fiorello, ha presentato egregiamente la kermesse, che si è alternata tra le canzoni in gara e gli ospiti in programma. Ospite più atteso e più gradito è stato Tiziano Ferro, che ha emozionato il pubblico sulle note di “Almeno tu nell’universo”. La serata si apre con l’esibizione di quattro delle otto Nuove Proposte. Il meccanismo prevede lo scontro di due coppie e quindi solo due vincitori. Il voto è affidato alla Giuria Demoscopica.

Il primo duello è tra gli Eugenio in Via di Gioia e Tecla. I primi si presentano con il brano “Tsunami”. Visibilmente esaltati dalla situazione portano a casa una buona e simpatica esibizione. La sifdante Tecla propone invece il brano “8 Marzo”. La canzone è molto bella, sentita spesso in radio nell’ultimo periodo. Tecla, ha soli 16 anni porta a casa un’esibizione vera e sincera. E’ lei a passare il turno avendo la meglio con un leggero margine sulla band torinese.

Seconda coppia in gara a scontrarsi è quella di Fadi e Leo Gassman. Fadi canta le strade di Bologna con il brano “Due di noi”, mentre Leo Gassman, filgio del noto Alessandro, canta “Vai bene così”. Leo porta a casa la vittoria, molto emozionato. Lo rivedremo alla semifinale insieme a Tecla.

Arriva poi il turno dei big in gara. Durante la serata si esibiscono 12 delle 24 canzoni. La prima a rompere il ghiaccio è Irene Grandi. Si presenta con un brano scritto da Vasco per lei dal titolo “Finalmente io”. La firma del rocker italiano è palese. Irene è sicura di sè e si nota la sua felicità nell’essere di nuovo sul palco dell’Ariston, manca un po’ di esplosività che di solito la contraddistingue.

Secondo big in gara è Marco Masini che celebra i 33 anni di carriera con il brano “Il confronto”. Marco Masini sarà sempre quello di “Bella stronza” ma il nuovo brano è comunque potente. La sua voce inconfondibile e la sua attitude sempre giusta lo contraddistinguono. Canzone che merita un secondo ascolto.

A salire poi sul palco è Rita Pavone con il brano “Niente (resilienza 74)”. La grinta di questa donna è da invidiare, alcuni giovani saliti sul palco di Sanremo dovrebbero prendere esempio da un animale da palcoscenico come lei. Sa come tenere il pubblico, sa essere convincente pur non avendo una canzone che spacchi.

L’esibizione di Achille Lauro è forse quella che verrà ricordata di più di questa prima serata. Il brano “Non me ne frego” è passato totalmente in secondo piano perchè l’attenzione è stata posta sul look del cantante. Mantello Gucci per la discesa della scalinata, e poi il momento che tutti ricorderemo: Achille Lauro si spoglia rimanendo con una tutina di strass anche quella firmata Gucci. Lui stesso è parso imbarazzato dalla mise. La canzone è sulla falsa riga di Rolls Royce dello scorso anno, nulla di nuovo se non tanta follia.

C’è chi a Sanremo vuole lasciare il segno per la canzone e l’esibizione. E chi vuole semplicmenete lasciare il segno. Passando oltre arriva il momento di Diodato. Rivelazione degli ultimi anni, il giovane cantante si presenta sul palco con il brano “Fai rumore”. Colpisce per l’intensità e il ritornello che rimane in testa. Canzone promossa anche dalla giuria demoscopica.

Le Vibrazioni tornano nuovamente sul palco dell’Ariston con il brano “Dov’è”. Un momento di grande gioia precede l’esibizione. Viene presentato come Direttore d’Orchestra il Maestro Beppe Vessicchio. Una vecchia conoscenza da anni assente dal Festival, torna in grande stile tra l’ovazione del pubblico. La canzone delle Vibrazioni è molto furba, ritornello facilmente orecchiabile e radiofonicamente molto giusta. Infatti sono loro a prendersi il primo posto della classifica di fine serata.

Anastasio si presenta con il brano “Rosso di Rabbia”. Vincitore di Xfactor 2018 era uno tra i favoriti alla vittoria prima dell’inizio del Festival. E’ lui l’unico rappresentate del genere rap quest’anno a Sanremo. Esibizione molto potente e lui convince e sorprende il pubblico dell’Ariston e a casa. Dopo Anastasio sale sul palco Elodie, terza donna in gara durante la serata di ieri. Questo Sanremo rappresenta per lei un nuovo trampolino di lancio, un nuovo inizio.

Parte tutto dalla collaborazione con Mahmood e Dardust che scrivono le parole e la musica del brano.Ha le carte in regola per vincere questo Festival o comunque avere molto successo. Bugo e Morgan sono la coppia folle di questo Sanremo 2020. Morgan è di una giusta follia, che non eccede nell’assurdo.Il suo ciuffo bianco è ormai iconico. Viene accompganato sul palco da Bugo, sulle note del brano “Sincero”. Funzionano.

È il momento di Alberto Urso, reduce dalla vincita dello scorso anno di Amici, si presenta con un brano scritto da Piero Romitelli “Il sole ad est”. A ieri era il favortio alla vittoria. Il suo stile è sul classico/lirico che vuole essere anche un po’ pop. Però forse questa non è la canzone giusta per poiter vincere il Festival. Il Volo a confronto è di un altro livello.

A chiudere la serata ci sono Riki e successivamente Raphael Gualazzi. Riki si presenta visibilmente emozionato. Il palco di Sanremo fa paura a tutti, soprattutto a chi è ancora giovane e forse poco esperto. Riki canta “Lo sappiamo entrambi”. Una canzone d’amore dalle parole dolci che probabilmente risuonerà nelle cuffiette dei giovani teenagers. La sua bellezza però rende tutto più piacevole.

Ultimo ad esibirsi è Raphael Gualazzi. Il brano “Carioca” è una carica esplosiva ed è un peccato che si sia esibito per ultimo. Lui è un maestro al pianoforte che non abbandona mai durante l’intera esibizione. Viene accomagnato da un fantastico gruppo Jazz di fiati. Il sound è latino e fa venir voglia di ballare. Promosso a pieni voti.

A fine serata viene svelata la classifica di gradimento sulla base dei voti della Giuria Demoscopica:

  • 1. Le Vibrazioni – Dov’è
  • 2. Elodie – Andromeda
  • 3. Diodato – Fai rumore
  • 4. Irene Grandi – Finalmente io
  • 5. Marco Masini – Il confronto
  • 6. Alberto Urso – Il sole ad est
  • 7. Raphael Gualazzi – Carioca
  • 8. Anastasio – Rosso di rabbia
  • 9. Achille Lauro – Me ne frego
  • 10. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)
  • 11. Riki – Lo sappiamo Entrambi
  • 12. Bugo e Morgan – Sincero
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