Pomeriggio Cinque, intervista alla signora del pellicciotto: "Sono pentita, non lo rifarei"

Rosanna Magliulo, la donna del "pellicciotto", ha parlato nei salotti di Pomeriggio Cinque, rivelando nei dettagli la vicenda del pellicciotto, vero e proprio tormentone di internet.

Pomeriggio Cinque, intervista alla signora del pellicciotto: "Sono pentita, non lo rifarei"

Ormai il web parla solamente di Rosanna Magliulo, conosciuta come la signora della pelliccetta, con il suo video che l’ha fatta diventare una vera e propria star di internet, raggiungendo ben 500mila visite in pochissimi giorni. Ovviamente a Barbara D’Urso non poteva sfuggire un’occasione del genere, e ha immediatamente invitato la signora a parlare della vicenda negli studi di Canale 5.

Queste sono le parole di Rosanna Magliulo, che spiega nei dettagli la vicenda, attaccando soprattutto le cassiere e le persone che lavoravano nel negozio: “Il vestito di quel negozio era di pessima qualità, il reclamo è un diritto di tutti i cittadini. Appena ho indossato l’abito le mie mani erano nere, l’abito perdeva colore in abbondanza. Soffro di asma, quando sono svenuta non mi hanno dato neppur un bicchiere d’acqua”.

Rosanna Magliulo infatti giustifica la sua rabbia perché doveva partecipare alle nozze della figlia di sua sorella, con il matrimonio che veniva preparato già alcuni mesi prima, come spesso capita al sud. Spiega infatti di essere rimasta molto male per aver pagato una cifra del genere ed aver ricevuto “della roba cinese“.

La donna però ha ricevuto tante critiche negli studi di Pomeriggio 5, soprattutto da parte di Camilla Lucchi, che ha rivelato che la sua reazione per lei è stata troppo grossa. Molto imbarazzata, Rosanna Magliulo non sapeva come rispondere, ma è stata difesa prima dalla ex gieffina Floriana Secondi e poi successivamente dalla conduttrice della trasmissione Barbara D’Urso.

Infine, Rosanna Magliulo ha dichiarato di essersi pentita per come si è comportata, anche se ha voluto fare un appello: “Non lo rifarei, il video è stato girato a mia insaputa nel negozio, poi è stato pubblicato e diffuso. Voglio fare un appello: non commentate negativamente le foto della mia famiglia, di persone che non c’entrano niente”.

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