Il programma “Felicissima sera”, andato in onda per tre puntata in prima serata su Canale 5, è stato un vero e proprio successo, sia in termini di ascolto, sia per il seguito di fan e telespettatori che il duo ha coinvolto anche attraverso i social. Un programma divertente, leggero che si è trasformato un vero e proprio successo partito dal basso.
Durante le tre puntate, Pio e Amedeo, non hanno solo fatto intrattenimento alla loro maniera come visto ad Emigratis. Infatti, il duo ha saputo mostrare le due facce dell’Italia. Quella di Baglioni, Bova o Laura Chiatti e quella fatta da cantanti neomelodici, non conosciuti in tutta Italia, ma che nel loro mondo sono artisti conosciuti.
Il duo comico, però, ha anche posto l’accento su argomenti più importanti, con più spessore, facendolo sempre alla loro maniera. Raccontando, dicendo la propria con quell’ironia leggera che li contraddistingue. Stavolta l’argomento è il politicamente corretto, o meglio il politicamente “scorretto” come avevano annunciato prima della trasmissione.
Lo avevano fatto già qualche tempo fa con il catcalling. Ieri, invece, hanno spostato l’argomento su paroli o luoghi comuni che solitamente sono molto discussi nel bel paese. Nel caso specifico, i due hanno costruito un monologo sulle parole “negro” o su “frocio“, demonizzando non tanto il termine utilizzato il quale potrebbe non essere sempre dispregiativo, ma sull’intenzione di voler offendere utilizzando quel tipo di parole. Dando in entrambi i casi una sorta di consiglio ai destinatari di queste offese, ovvero quello di rispondere con una risata, di spiazzare il mittente di frasi ingiuriose.
“Contano più le parole rispetto al significato che ci metti dentro. La vera differenza è la cattiveria, l’intenzione – ha spiegato Amedeo – Bisogna poter scherzare su tutto, perché il problema non è il linguaggio”. Concludendo: “Di fronte all’ignoranza, la cosa più disarmante è una bella risata”.