Paolo Del Debbio in lacrime a Domenica In: il dramma di cui nessuno sapeva nulla

Nel salotto televisivo di Rai 1, il noto giornalista ha raccontato a Mara Venier la storia di suo padre, deportato nei campi di concentramento e sopravvissuto per miracolo

Paolo Del Debbio in lacrime a Domenica In: il dramma di cui nessuno sapeva nulla

L’intervista fatta da Mara Venier a Paolo Del Debbio nel corso della puntata di Domenica In in onda domenica 2 gennaio 2022 è cominciata come una normale intervista, ma ben presto il giornalista ha lasciato il pubblico senza parole raccontato la terribile storia di suo padre Velio, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu deportato nel campo di concentramento e smistamento nazista di Buchenwald.

Del Debbio ha raccontato che suo padre fu catturato in Grecia nella primavera del 1943.  Trasportato a Buchenwald, che distava solo quaranta chilometri dalla capitale Berlino, l’uomo trascorse lì due anni interi tra soprusi, abusi e maltrattamenti sia fisici che psicologici. Riuscì a sopravvivere perché nel 1945 il campo fu liberato dagli americani. 

Paolo Del Debbio in lacrime nel raccontare la storia del padre

Nel raccontare questa storia, a un certo punto Paolo Del Debbio è stato sopraffatto dal dolore e si è dovuto fermare. Le lacrime scendeva senza che riuscisse a fermarle, anche se si è portato le mani al viso cercando di nasconderle. Anche Mara Venier era visibilmente emozionata. Quando il giornalista ha proseguito il racconto, lo ha fatto con evidente fatica e con la voce spezzata.

A raccontato che il padre fu rimesso in sesto dagli americani, che gli diedero cibo e abiti puliti. Riabituarsi alla vita normale non fu semplice: era arrivato a pesare solo 40 chili e all’inizio qualsiasi cosa mangiava la vomitava. Lo stomaco doveva riabituarsi al cibo dopo anni di fame. L’uomo tornò a Lucca il 15 agosto, grazie a dei mezzi di fortuna, e addirittura da Verona a Lucca – ben quattrocento chilometri di strada – la fece a piedi.

Quando al paese si sparse la voce del suo imminente ritorno assieme a un altro concittadino reduce di guerra, fu una vera e propria festa per tutti. Ma soprattutto per la nonna di Del Debbio, cui non sembrava vero di riabbracciare il figlio ma che si trovò davanti solo l’ombra del ragazzo che era stato di un tempo. “Basta*di aguzzini” ha commentato il giornalista con rabbia, riferendosi ai nazisti.

 

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