Paolo Bonolis: "Ciao Darwin? Non lo farò più, troppi paletti, si offendono tutti"

Paolo Bonolis, uno dei più noti conduttori della televisione italiana, ha annunciato che non tornerà a condurre "Ciao Darwin", il popolare show di Mediaset.

Paolo Bonolis: "Ciao Darwin? Non lo farò più, troppi paletti, si offendono tutti"

Paolo Bonolis è senza dubbio uno dei conduttori più iconici e apprezzati della televisione italiana. Con una carriera che si estende su decenni, è stato il volto di alcuni dei programmi più popolari e longevi del panorama televisivo nazionale. Tra questi, “Ciao Darwin” occupa un posto di rilievo. Questo show di punta di Mediaset, condotto da Bonolis insieme al suo inseparabile partner Luca Laurenti, ha intrattenuto milioni di spettatori per anni, grazie alla sua combinazione di comicità, satira sociale e sfide tra gruppi di concorrenti rappresentanti stereotipi opposti. 

Tuttavia, il conduttore ha recentemente annunciato che non tornerà più al timone di “Ciao Darwin”. In un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, Bonolis ha spiegato le motivazioni dietro questa decisione, sottolineando come lo show sia arrivato, a suo parere, al capolinea. “Ciao Darwin non lo farò più. Troppi paletti, troppo camminare sulle uova. Troppo si offendono tutti. È cambiata la mentalità”, ha dichiarato Bonolis, manifestando un chiaro disagio per l’attuale clima culturale e televisivo. 

Le parole di Bonolis riflettono una più ampia critica alla direzione che la televisione italiana ha preso negli ultimi anni. Il conduttore ha sottolineato come il panorama televisivo di oggi sia molto diverso da quello degli anni passati. A suo avviso, la televisione “di prima” era pionieristica, caratterizzata da una voglia di esplorare nuovi territori e di sperimentare con contenuti innovativi. In contrasto, quella attuale è da lui definita “coloniale“, in quanto si limita a rielaborare ciò che è già stato scoperto e conosciuto, senza un reale desiderio di innovazione. 

Un altro punto su cui Bonolis si è soffermato è l’eccessiva presenza di programmi basati sul canto in televisione. “Oggi in tv non fanno che cantare: professionisti, dilettanti, bambini e pupazzi mascherati. Se fai cantare la gente non hai bisogno di idee nuove“, ha commentato il conduttore, evidenziando come questo trend possa essere visto come un segnale di mancanza di creatività e originalità. 

Nonostante le sue critiche, Bonolis non sembra intenzionato ad abbandonare completamente la televisione nel breve termine. Ha infatti rivelato che mancano ancora cinque anni al suo pensionamento, e che in questo periodo ha ancora molto da offrire al pubblico. Tuttavia, ha precisato che il suo contributo non si estenderà oltre un lustro. 

Sul fronte di possibili nuovi progetti, Bonolis non esclude del tutto l’idea di tornare al Festival di Sanremo, che ha già condotto con successo nel 2005 e nel 2009. Tuttavia, ha posto una condizione chiara: “Lo faccio se posso dargli una forma mia. Le gare di canzoni e basta non mi interessano“. Questa affermazione sottolinea ancora una volta il desiderio di Bonolis di portare originalità e una visione personale nei suoi progetti, piuttosto che limitarsi a seguire format consolidati. 

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