Omicidio del piccolo Gabriel, la compagna del padre parla ai microfoni di "Pomeriggio 5"

Parla ai microfoni di "Pomeriggio 5" la signora Anna, compagna di Nicola Feroleto, accusato di concorso in omicidio del figlio Gabriel di soli 2 anni. Barbara D'Urso richiede ai telespettatori un lavoro per la donna.

Omicidio del piccolo Gabriel, la compagna del padre parla ai microfoni di "Pomeriggio 5"

Continuano le indagini sull’omicidio del piccolo Gabriel, il bambino di soli 2 anni che mercoledì scorso, 17 aprile, è stato ucciso a Cassino. Dopo l’arresto della madre del bambino, è stato fermato anche il padre, che da 15 anni viveva con la sua compagna Anna, dalla quale ha avuto un figlio, tutt’ora minore. A parlare ai microfoni di “Pomeriggio 5” è proprio quest’ultima, che rivela la verità sull’alibi dell’uomo.

Sono stati i microfoni di “Pomeriggio 5” a registrare la prima dichiarazione di Nicola Feroleto, avvenuta all’inizio delle indagini sull’omicidio del piccolo Gabriel, in cui l’uomo affermava di non sapere nulla dell’accaduto e che anzi, se solo fosse stato presente, avrebbe fatto il possibile per fermare la madre Donatella Di Bona. Sempre ai microfoni del noto programma Mediaset, ha parlato la compagna attuale di Feroleto, che ha rivelato la richiesta dell’uomo di mentire agli inquirenti per creargli un alibi.

Ripercorrendo l’accaduto, la madre del piccolo Gabriel ha chiamato i soccorsi nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile, affermando che un auto pirata aveva investito il figlio di soli 2 anni. Dall’arrivo dei carabinieri per indagare sulla vicenda, le parole di Donatella Di Bona muteranno innumerevoli volte. Dalla denuncia iniziale, la donna afferma poi di essere stata lei stessa ad aver accidentalmente investito il figlio facendo retromarcia, per poi confessare di averlo strozzato in un momento di pazzia poichè il piccolo continuava a piangere. Solo in un secondo momento la donna ha scaricato l’intera responsabilità sul padre di Gabriel, Nicola Feroleto.

L’uomo, che continua a dirsi innocente ed estraneo ai fatti, non ha alcun alibi nell’orario tra le 14.30 e le 15.30, l’arco di tempo in cui secondo gli inquirenti è avvenuto l’omicidio del piccolo Gabriel. Ad incastrare l’uomo sono state alcune intercettazioni fatte in caserma e successivamente confermate dalla stessa compagna di Feroleto, Anna, con cui abitava da 15 anni. La stessa donna ha raccontato ai microfoni di “Pomeriggio 5” di aver ricevuto una chiamata dall’uomo in cui le chiedeva di confermare il suo alibi dicendo agli inquirenti che in quell’arco di tempo si trovavano a casa insieme. La signora Anna ha però ribadito di voler dire la verità su quanto accaduto, confermando ai militari di non sapere dove si trovasse il compagno tra le 14.30 e le 15.30 di quel mercoledì pomeriggio.

Dopo aver ascoltato la storia della signora Anna, ormai ex compagna di Nicola Feroleto, la nota presentatrice Mediaset ha voluto lanciare un appello. Così come afferma Barbara D’Urso, ci troviamo di fronte ad una donna con la D maiuscola, che di fronte al tradimento di Nicola Feroleto con Donatella, dalla quale ha avuto anche il piccolo Gabriel, ha accettato quanto accaduto per il bene del figlio avuto con l’uomo, e non solo l’ha fatto rimanere al suo fianco perchè il piccolo avesse un padre nella sua vita, ma ha cercato anche di proteggere Gabriel il più possibile. Da qui la D’Urso ha lanciato l’appello a tutti i suoi telespettatori, perchè qualcuno possa dare un lavoro fisso alla signora Anna, rimasta ora da sola a crescere il figlio.

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