In Italia la questione Coronavirus è sfuggita di mano. La curva dei contagi cresce a macchia d’olio e il Governo va avanti con restrizioni a singhiozzo. Diversi DPCM sono stati emanati, ma non basta dato che i positivi al Coronavirus sono sempre di più. Basti pensare che nella sola giornata di domenica 1 novembre, il bollettino giornaliero ha segnato quasi 30.000 contagi.
Lo scontro con le Regioni e nelle Regioni è sotto gli occhi di tutti. Da Napoli è partita una rivolta che ben presto si è trasformata in guerriglia e da lì, in diverse piazze principali italiane, come Roma ad esempio, si è propagandata la violenza. Uno dei presidenti che è sulla bocca di tutti è quello della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Mentre in tutta Italia si cerca di evitare la didattica a distanza per quanto riguarda le scuole, in Campania ciò è già accaduto da un mese grosso modo. De Luca ha più volte rimarcato di indire un lockdown totale, ma il confronto col Governo gli ha poi fatto fare dietro front. Insomma, il presidente è uno dei principali fautori della chiusura integrale, colui che si è tanto prodigato con parole forti e decise.
Eppure a “Non è l’Arena“, trasmissione condotta da Massimo Giletti di domenica sera su La7, è stata svelata una macchia sulla sanità campana. Nello specifico, un servizio ha mostrato l’ospedale “Cardarelli”, uno dei fiori all’occhiello di tutta la regione, che presenta una situazione incredibile. La struttura non ha percorsi separati per i malati di Covid e quelli non Covid.
Inoltre al Pronto Soccorso, i pazienti non affetti dal virus aspettano le cure letteralmente al fianco di persone contagiate dal Covid-19 perché le due palazzine apposite sono strapiene e quindi il rischio di contagio cresce a dismisura. Ciò ha portato Giletti ad esplodere e sbottare contro De Luca: “Vada negli ospedali invece di dire ca**ate comodamente seduto dietro una scrivania“.
“Siamo di nuovo in trincea. E’ una guerra“, ha rivelato una figura interna alla struttura. Non è finita così, il servizio ha mostrato anche il Secondo Policlinico di Napoli dove vi è una sola barella per tutti i contagiati. Il personale medico, ha ritenuto che non vi sia stata alcuna organizzazione né pianificazione per questa seconda ondata che tutti sapevano bene sarebbe arrivata.