I produttori del Trono di Spade, per promuore la sesta stagione della tanto acclamata serie HBO, continuano a proporre le immagini riguardanti i volti dei celebri defunti della storia, c’è Jon Snow, ovviamente per ricordare ai fan i continui dubbi sulla sua dipartita o meno, ma sono presenti anche Ned, Catelyn e Robb Stark, Oberyn Martell, Robert Baratheon e il tanto detestato Joffrey Baratheon; ma ciò che più sconvolge i fan è la presenza di altri volti appartenenti a personaggi che ancora non hanno oltrepassato le porte dell’aldilà. Perché tra i volti dei poster dedicati alla Sala delle Facce c’è anche quello di Arya? E di Tyrion? E di Daenerys?
I fan più incalliti della serie iniziano già a porsi numerose domande: ma i volti della Sala delle facce non appartengono solo alle persone defunte per volere del Dio dei Mille volti? Ciò significa che presto assisteremo alla dipartita di alcuni protagonisti significativi della serie? E quale sarà il ruolo che avrà Arya come discepola di questo Dio tanto legato alla prematura dipartita dei sofferenti?
Sembra chiaro che la serie prenderà una brutta piega e che i colpi di scena sono garantiti anche per i lettori della saga letteraria nata dal talento di G.R.R.Martin, visti i risvolti annunciati dai diversi teaser promozionali che in alcuni casi hanno mostrato come la versione televisiva supererà per alcuni aspetti le vicenda della forma cartacea (infatti il penultimo romanzo della saga “The Winds of Winter” non è ancora uscito e la sua pubblicazione continua a tardare, anche se alcune notizie del web riportano il volere di Martin di trovare l’aiuto di un valido collaboratore per completare il suo lavoro).
Ancora non è chiaro il messaggio che vogliono lanciare i promotori della serie, se sia un semplice espediente per ricollegare la storia al personaggio di Arya e ai suoi intenti come discepola del Dio dei Mille volti o un’anticipazione sulle dipartite a cui abbiamo assistito nelle scorse puntate e a cui assisteremo nei nuovi episodi della sesta stagione della serie HBO.
Non resta che attendere per scoprirlo.