La stagione televisiva 2025-2026 di La7 si apre con una certezza che conferma la sua identità più solida: Enrico Mentana continuerà a essere il volto guida del TgLa7.
La sua presenza è stata ufficialmente confermata nei nuovi palinsesti, insieme a un cast di giornalisti e conduttori che hanno contribuito a fare di La7 un punto di riferimento nell’informazione e nell’approfondimento politico-culturale italiano. Mentana, legato contrattualmente a La7 fino a dicembre 2026, rimane protagonista delle edizioni serali del telegiornale, degli speciali e delle celebri maratone che scandiscono momenti cruciali della vita politica nazionale e internazionale. Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication ed editore del Corriere della Sera, ha espresso senza esitazioni la volontà di prolungare ulteriormente la collaborazione con il direttore del TgLa7: «Resterà con noi finché lo vorrà». Una conferma che rafforza il ruolo strategico di Mentana nel consolidamento della rete come fonte autorevole e indipendente.
La7, infatti, ha chiuso la migliore stagione della sua storia, raggiungendo un ascolto medio in prime time superiore al milione e 200 mila spettatori con uno share del 6,3%, confermandosi al terzo posto tra le reti nazionali. Il successo è frutto di una programmazione che unisce informazione rigorosa e approfondimenti di qualità, evitando l’intrattenimento superficiale.
Tra le novità più attese della prossima stagione ci sono i programmi di Roberto Saviano e Nicola Gratteri. Saviano sarà al timone de La giusta distanza, un viaggio in sei puntate che esplora i conflitti della società contemporanea, mentre Gratteri proporrà quattro puntate di Lezioni di mafie, un approfondimento che intreccia storia, giustizia e attualità.
Questi nuovi appuntamenti si aggiungono a una già ricca offerta, che vede confermati titoli di successo come La Torre di Babele di Corrado Augias, diMartedì con Giovanni Floris, Piazzapulita di Corrado Formigli e Propaganda Live di Diego Bianchi. Il day time resta un altro punto di forza, con programmi consolidati come Omnibus con Gaia Tortora e Alessandra Sardoni, Coffee Break di Andrea Pancani, L’Aria che Tira di David Parenzo e Tagadà di Tiziana Panella, a cui si aggiunge la novità di Gerardo Greco nel team di conduzione.
Il palinsesto blindato testimonia una crescita organica e costante della rete, che però apre piccoli spiragli per ulteriori novità, in particolare per la domenica sera e il preserale, dove si rifletterà su nuovi formati. L’unico addio annunciato è quello di Flavio Insinna, il cui game show Famiglie d’Italia non ha raggiunto i risultati attesi dal pubblico della rete, che preferisce un intrattenimento meno convenzionale.
Al suo posto, a partire dalla prossima stagione, è prevista la programmazione della serie poliziesca britannica Grantchester. Il presidente Cairo ha chiarito anche la posizione editoriale della rete, sottolineando la sua indipendenza: La7 non è un partito, ma una televisione libera, che invita politici e opinionisti di tutti gli schieramenti, auspicando una maggiore partecipazione da parte del governo agli inviti proposti. Questa apertura è sostenuta dai dati d’ascolto, che premiano la qualità e l’autorevolezza.