Clamoroso colpo di scena per Massimo Giletti, che nel corso dell’ultima puntata di “Piazzapulita” ha annunciato la messa in onda della prima puntata del suo nuovo programma di approfondimento giornalistico andrà in onda domenica 12 novembre su La7, lanciando di fatto un’importante sfida ai programmi concorrenti degli altri canali televisivi, in particolar modo a Fabio Fazio con “Che Tempo Che Fa”.
Massimo Giletti ha qualche conto in sospeso con Viale Mazzini, e per il celebre giornalista storico conduttore de “L’Arena” – che ogni domenica registrava un record di ascolti – sembra sia arrivato ora il momento per riprendersi qualche rivincita, complici i deludenti ascolti fatti da Fazio su Rai 1, a cui si aggiunge la possibile immediata chiusura di “Domenica In”.
Con grande sorpresa del pubblico televisivo, Giletti annuncia il cambio di programmazione da giovedì alla domenica,confidando nel pubblico televisivoche per anni ha seguito numeroso il suo programma pomeridiano sulla rete ammiraglia Rai, che molto spesso è stato dileggiato e ritenuto scomodo da buona parte della politica che ha fatto di tutto per imbavagliare e mettere fuori gioco la voce libera del giornalista Rai, cresciuto professionalmente nella straordinaria scuola di “Mixer” condotto da Giovanni Minoli.
Massimo Giletti non teme dunque la sfida con Fazio, cheha dovuto incassare non poche polemiche per i risultati deludenti, quanto le fiction di Canale 5, che invece sono molto amate e seguite dal pubblico televisivo. Nel corso dell’intervista rilasciata a Piazzapulita, Giletti ribadisce l’importanza della tutela dell’informazione libera, cosa che sembra avere con Urbano Cairo a La7, dove altri giornalisti ex Rai, come Lilli Gruber, hanno ritrovato degli spazi professionali e dei programmi adeguati per potersi esprimere al meglio.
Prima di dare appuntamento a domenica 12 novembre, Giletti è ritornato ancora una volta sui reali motivi che hanno portato la dirigenza Rai a chiudere il celebre e popolare programma domenicale, spiegazione che dovrebbero essere oggi date ai quattro milioni di italiani ed utenti paganti del canone Rai, che senza un ragionevole perché hanno visto chiudere per sempre una trasmissione di grande successo e interesse, facendo posto invece ad una “Domenica In” deludente e con risultati di ascolto negativi senza precedenti.