Marco Baldini racconta il difficile passato a "Live – Non è la D’Urso"

A "Live - Non è la D’Urso", Marco Baldini chiede scusa a quanti hanno sofferto per la sua dipendenza da gioco, la ludopatia, prima tra tutte chiede perdono alla sua ex moglie, Stefania Lillo alla quale vuole "un bene dell’anima".

Marco Baldini racconta il difficile passato a "Live – Non è la D’Urso"

Ospite a Live non è la D’Urso, il talk show dedicato ai personaggi televisivi su Canale 5, Marco Baldini coglie l’occasione per chiedere scusa alla sua ex moglie Stefania Lillo e a tutte le persone che a causa della sua ludopatia hanno sofferto.

Baldini era finito, in passato sulle pagine dei magazine di spettacolo e gossip a causa del suo vizio, il gioco. Una vera e propria malattia che l’ha portato a un debito di 4 milioni di euro. Per far fronte al debito ha chiesto aiuto agli usurai e la sua vita è andata a rotoli. Anche la moglie, Stefania Lillo, a causa della situazione l’ha lasciato. Ora il conduttore radiofonico ha vinto la malattia e, felice, è pronto a ricominciare.

La rinascita di Baldini

Barbara D’Urso nell’incontro di ieri sera, 8 maggio 2019, “uno contro tutti” ha invitato Marco Baldini a rispondere alle domande degli sferati che l’hanno portato a parlare di alcuni passaggi del suo passato.

Il suo primo passo verso l’uscita dalla ludopatia è stato quello di chiedere “scusa” a quanti ha fatto soffrire, ha dichiarato Baldini durante il suo intervento. Il secondo è quello di cercare di recuperare quanto ha perso portando la sua testimonianza anche nelle scuole “perché purtroppo – ha riconosciuto il conduttore televisivo -, questo tipo di dipendenza è in aumento“.

Nel salotto di Canale 5, Alba Parietti, ha provoca Baldini a parlare della sua ex moglie, Stefania Lillo, e della sua mancata presenza in TV. Baldini, con una nota di tristezza ha affermato: “farmi vedere in tv ancora con la mia ex moglie, alla quale voglio un bene dell’anima, mi sembrava una mancanza di rispetto alla compagna con la quale convivo e che amo”.

Marco Baldini ha esortato quanti sono vittime della dipendenza da ludopatia con parole cariche di speranza: “Non vergognatevi, parlatene con le persone che vi stanno accanto. Perché si può guarire“.

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