Il 27 marzo sulla piattaforma streaming di Amazon Prime Video sono arrivati i primi due episodi del tanto atteso Making The Cut, talent show di alta moda dove 12 stilisti si sfideranno per poter conquistare la vittoria finale. In palio c’è un milione di euro e la possibilità di diventare l’emergente fashion designer più bravo del mondo.
Il programma è condotto da Heidi Klum e Tim Gunn e ha come giudici persone del calibro di Naomi Campbell, Nicole Richie, Joseph Altuzarra, Carine Roitfeld e, in alcuni episodi, da Chiara Ferragni. Per quanto riguarda i concorrenti che si sfideranno a suon di idee e ago e filo, sono 12 e provengono da ogni parte del mondo.
Esther Perbandt è la tedesca del gruppo: ha 43 anni e viene da Berlino ed il suo stile è molto deciso: lei stessa definisce la sua linea un mix tra tre città che sono Parigi, Mosca e Berlino. La stilista è titolare di un negozio sito nella capitale tedesca dove vende i suoi capi di abbigliamento che sono indirizzati ad una donna di carattere, con uno stile androgeno.
Ji Won Choi è invece una ragazza dai tratti cinesi perchè nata a Seul, ma proveniente dall’Oklahoma: ha solamente 26 anni ma ha le idee molto chiare. Recentemente è uscita la sua seconda collaborazione con Adidas: il suo brand prende ispirazione dall’eccessivismo ed è caratterizzato dall’utilizzo delle linee e, per questo, il colosso americano ha voluto mettere sul mercato un’altra capsule firmata Ji Won Choi. Altro punto su cui fa leva la stilista è il consumismo: la sua idea è quella di creare dei capi che siano multi funzionali in modo tale da ridurre il consumismo nel settore dell’abbigliamento.
Jonny Cota è uno stilista americano di 35 anni proveniente da Los Angeles e fondatore di Skingraft, brand di una linea ideata e prodotta a Bali direttamente da lui e suo fratello Christopher. La sua passione per la moda è iniziata quando, facendo parte di un circo come trampoliere e ballerino di fuoco, ha cominciato a doversi cucire i costumi per andare in scena. Nel 2020 Jonny ha deciso di chiudere la vendita al dettaglio tramite Skingraft, e di lanciare un nuovo spazio di vendita multimarca tramite Cota, una nuova etichetta di moda. Numerosi artisti dal qualibro di Rihanna, Beyonce, Justien Bieber, Nicki Minaj, Britney Spears, Marilyn Manson e molti altri hanno indossato i capi firmati Skingraft.
Joshua Hupper è uno dei protagonisti più strani di Making The Cut: ha 38 anni ed è nato e cresciuto nell’Ohio. La sua fortuna è cominciata durante l’ultimo anno di studi dove ebbe la fortuna di fare uno stage con Dian VonFurstenberg a New York che gli insegnò tutto ciò di cui aveva bisogno. Successivamente ha lavorato per AlphaMicron, per Thankoon e per Nathan Jenden. Proprio a Londra ha incontrato il suo socio in affari Qiaoran Huang con il quale hanno creato Babyghost.
Altra concorrente di 38 anni è Megan Smith: proveniente da Kansas City ha coltivato la sua passione per la moda fin da piccola quando si divertiva a creare i vestiti per le proprie barbie. Dopo anni di lavoro per marchi privati ha scelto di lanciare la sua linea chiamata Megan Renee, la quale ha ottenuto un grande successo durante la Los Angeles Fashion Week che le ha permesso di aprire la vendita tramite la boutique online con cui raggiunge tutto il mondo.
Rinat Brodach è una stilista israeliana-americana e si è laureata presso l’Academy of Art University. Cinque anni fa ha fondato un marchio di moda che ha sede a New York e che porta il suo nome: l’abbigliamento che ne fa parte ha uno stile preciso che punta sulla produzione di capi indossabili da maschi e femmine senza distinzione. La vendita di questi abiti avviene tramite il proprio negozio online e nei punti vendita targati Rinat Brodach.
Sabato Russo è l’unico designer italiano presente nel programma ed è anche il più anziano in gara. Nato a Foggia 64 anni fa si è poi trasferito a Milano per frequentare la Facoltà di Architettura: proprio nella città lombarda comincia ad incontrare stilisti di alto livello che lo fanno entrare nel mondo della moda. Inizia il suo percorso facendo da assistente designer per Issey Miyake e, successivamente, si sposta a New York dove inizia numerose collaborazioni con Barneys, Kashiyama, Fendi e molti altri.
Dal più grande concorrente in gara passiamo al più giovane e più accattivante degli stilisti di Making The Cut: Sander Bos è infatti nato nel 1995 a Hasselt. Al compimento dei 18 anni ha scelto di lasciare casa per andare a studiare alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa: proprio qui si è laureato e successivamente ha conquistato il Master in Fashion Design. L’arte moderna è ciò che ha sempre caratterizzato il giovane designer che ha fondato recentemente il suo marchio dallo stile streetwear futuristico.
Troy Arnold arriva invece da New York City ed ha 34 anni: si è laureato nel 2007 presso la Fashion Institute of Technology ed ha collaborato con numerosi marchi importanti del campo della moda. Nel 2013 ha lanciato il suo brand chiamato Hul Arnold, un mix del suo cognome con quello del suo partner Bopha Hul: i capi di questa etichetta erano una combinazione del mondo femminile e quello maschile. Attualmente il designer sta lavorando su progetti personali e contemporaneamente insegna presso la Parsons The New School e la School of Fashion.
Un tocco di classe arriva con la partecipazione alla competizione di Will Riddle: lo stilista vive attualmente a New York City dove è approdato per cercare fortuna nella sua carriera lavorativa. Qui ha collaborato con numerosi designer e modellisti dove ha vestito clienti famosi come Michelle Obama, Camila Cabello, Nicki Minaj, Zoe Kravitz e molti altri.
Martha Gottwald è invece originaria di Richmond, ha 28 anni, due figli ed una storia di vita molto sofferta: il suo sogno di andare a lavorare a Nwe York è stato distrutto a causa di un terribile incidente dove ha riportato traumi quasi mortali. Ha lottato per un anno contro la perdita della memoria a breve termine e, contro ogni previsione, è riuscita a mettersi miracolosamente in piedi. Da qui in poi la moda è diventata ancora di più il suo modo per invitare gli altri a resistere e a superare ogni difficolta: i suoi capi sono una celebrazione della vita e, per questo, non utilizza mai il nero nelle sue collezioni.
L’ultima partecipante è Jasmine Chong: nata in Malesia ha coltivato la sua passione per la moda fin da piccola dove disegnava schizzi di donne in abiti. Da bambina sua madre ha realizzato molti dei suoi disegni, trasformandoli in veri e propri abiti indossabili dopo l’accurata scelta del tessuto da utilizzare. Quello che era un passatempo di una bambina è diventato successivamente un lavoro: dopo la laurea infatti Jasmine ha cominciato a dare vita a collezioni dedicate al genere femminile, evitando distinzioni di forme e peso, in modo da creare capi indossabili da donne di ogni genere.